Personaggi Tv. Facundo Gambandé, il protagonista di “Violetta” ha fatto coming out in diretta Tv. Classe 1990, Facundo Gambandé, è un attore e cantante argentino. È noto per aver interpretato il ruolo di Maxi nella telenovela Violetta di Disney Channel. Solo qualche ora fa il giovane ha ammesso di essere omosessuale facendo una dolce confessione al mondo intero. L’attore lo ha fatto in un famoso programma tv argentino, parlando della sua esperienza privatissima. (Continua a leggere dopo la foto)
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Facundo Gambandé, il protagonista di “Violetta” ha fatto coming out in diretta Tv
È periodo di coming out dal mondo del cinema e della tv. Qualcuno ricorderà senza dubbio Violetta, la famosa serie argentina amatissima dal pubblico più giovane. In tal caso ci si ricorderà di Facundo Gambandé, ovvero l’attore che interpretava Maxi Ponte. Solo qualche ora fa il giovane ha ammesso di essere omosessuale facendo una dolce confessione al mondo intero. L’attore lo ha fatto in un famoso programma tv argentino, parlando della sua esperienza privatissima: “Ho recitato in questo bel film LGBTQ e mi piacerebbe che lo vedessero le famiglie. Questo può aiutare a sensibilizzare. Ci sono famiglie dove tutto va come deve andare, con estrema serenità, altre in cui non c’è conoscenza, altre ancora non prendono bene i coming out”.
Poi Facundo lasciando tutti senza parole ha aggiunto: “Nel mio caso tutto è andato benissimo. Ho fatto coming out e i miei hanno reagito bene. Hanno fatto un cammino accanto a me, io cercavo di conoscermi meglio e loro insieme a me. Come mai non l’ho detto prima? Da piccolo avevo un po’ di vergogna e sbagliavo. Avevo questo tabù e non sapevo come uscirne. Mi chiedevo ‘oddio come reagiranno i miei genitori?’”. (Continua a leggere dopo la foto)
Un’esperienza positiva per lui
Sempre in diretta Tv, Facundo Gambandé sul suo coming out ha aggiunto: “‘Cosa mi direbbero se io parlassi?’, ‘forse è meglio non farli stare male?’. Poi magari parlavo con amici o conoscenti e dicevano cose non belle sulle persone omosessuali. Quindi era ancora più difficile per me aprirmi. Poi ho iniziato a combattere con me stesso e con le mie paura. Però non è mai un percorso facile. Ho cominciato a chiedermi ‘perché non posso vivere la mia natura’, ‘perché non posso esprimermi come gli altri’, ‘è giusto che io debba nascondermi ancora?’. E così inizi a chiederti se sia giusto privarti di molte esperienze che gli altri etero vivono da ragazzi. Inoltre è difficile rompere con il passato, con le cose che ti inculcano quando sei piccolo. Io sono cresciuto in una scuola religiosa e tutta la mia famiglia era cattolica”.
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