Social. “Quanto si ferma?”: attenzione a questa domanda, nasconde una pericolosa truffa. La truffa, nel diritto italiano, è l’ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri. Oggi con l’avvento di internet, la maggior parte di esse avviene online oppure attraverso degli sms. Nonostante ciò molte persone senza scrupoli continuano a truffare le persone anche con i vecchi metodi tradizionali, come la truffa del passeggino o del finto avvocato, che fanno leva sui sentimenti umani. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Quanto si ferma?”: attenzione a questa domanda, nasconde una pericolosa truffa
Ultimamente le truffe viaggiano online, e i raggiri divengono “cybertruffe”, sempre più sofisticate e tecnologicamente avanzate. E poi ci sono truffe più tradizionali che simulano dinamiche reali, che fanno leva sulle emozioni umane. Anche quando si è alla guida della propria auto, occorre prestare massima attenzione, in modo particolare alla domanda “Quanto si ferma?”. I garage custoditi, con il traffico tentacolare delle grandi città, sono una gran bella invenzione, ma quando lasciate l’auto in un garage non conviene mai specificare per quanto tempo ci si assenterà.
Soprattutto se si possiede e si guida un’automobile nuova, esiste il rischio che parti come batteria e gomme vengano sostituite con pezzi usati. Bisogna, dunque, restare sul vago circa il tempo di assenza per ridurre questo rischio è fondamentale, anche perché non ci si accorge facilmente dello “scambio”, né, a distanza di tempo, si possono fornire prove che il misfatto sia avvenuto proprio nel determinato garage o nel parcheggio custodito. Se il malvivente è a conoscenza del fatto che il proprietario dell’auto starà via per qualche ora, sarà più invogliato a mettere in atto il suo piano. (Continua a leggere dopo la foto)
Altri tipi di truffe
La truffa cosiddetta “del sassolino”: mentre state guidando, potreste sentire un piccolo colpo sulla carrozzeria e subito dopo essere affiancati da un altro veicolo. Il conducente, in realtà un truffatore, vi intima di fermarvi, mostrandovi un’ammaccatura sulla sua vettura, accusandovi di averlo urtato. Spesso, il danno era preesistente o provocato appositamente. Il truffatore chiede denaro per risolvere la situazione velocemente. La truffa “dello specchietto rotto” si verifica quando state guidando con un orologio al polso. La dinamica è la seguente: un motorino si avvicina e, con un colpo, rompe o sposta lo specchietto laterale dell’auto.
Così, mentre il guidatore rallenta per sistemarlo, altri criminali su scooter o motociclette approfittano per strappare l’orologio dal polso del conducente, per poi fuggire velocemente. Concludiamo con un vero “evergreen”, la truffa dell’incidente simulato in cui più d’uno ancora incappa, come ricorda il Giornale. Durante una manovra di parcheggio, la vittima malcapitata potrebbe sentire un colpo e delle urla, scoprendo poi una persona a terra dietro la vostra auto che asserisce di essere stata investita. Il truffatore, fingendosi vittima, chiede del denaro per evitare l’intervento di medici e assicurazioni.