
Un vasto incendio boschivo è divampato nel pomeriggio di ieri, giovedì 10 aprile 2025, e ha già distrutto circa 60 ettari di bosco. L’intervento dei vigili del fuoco, coadiuvati dal Nucleo elicotteri e dalla Protezione Civile, è immediato ma complicato: la zona interessata è impervia, difficile da raggiungere, e l’approvvigionamento di acqua per le operazioni di spegnimento è ostacolato dalla morfologia del territorio. (Continua dopo le foto)
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Incendio in Val Venosta, 60 ettari in fumo: scatta l’allerta in Trentino
Un vasto incendio è scoppiato ad Agumes, frazione del comune di Prato allo Stelvio, in Val Venosta. La situazione è in continua evoluzione. Le autorità segnalano che una vasta colonna di fumo si sta spostando verso il Trentino occidentale, attraversando la Valle di Peio e il Passo del Tonale, fino a lambire Madonna di Campiglio. La Protezione Civile ha immediatamente diramato un’allerta per la popolazione, invitando i residenti delle aree coinvolte a chiudere porte e finestre e spegnere gli impianti di ventilazione, per evitare l’inalazione del fumo denso che avvolge la vallata. “Nelle zone di Stelvio, Trafoi e Prato, a causa di un incendio boschivo, c’è un forte sviluppo di fumo. Nei comuni indicati si chiede alla popolazione di chiudere porte e finestre”, si legge nella nota ufficiale. (Continua dopo le foto)
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Preoccupazione per le infrastrutture di comunicazione
Oltre all’emergenza ambientale, cresce l’allarme per le possibili ripercussioni sulle infrastrutture. Le fiamme minacciano infatti un ripetitore posizionato presso Montoni, come confermato dalla Protezione Civile: “Se venisse danneggiato, potrebbero verificarsi interruzioni nella rete televisiva, radiofonica e nella telefonia mobile”. Un rischio serio, che potrebbe isolare temporaneamente parte della popolazione della valle, già alle prese con i disagi legati alla qualità dell’aria.