
La profezia di Malachia sul prossimo Papa: cosa si scopre – La recente scomparsa di Papa Francesco e l’imminente conclave per eleggere il nuovo pontefice hanno riacceso i riflettori su una profezia che ha da sempre affascinato e scatenato discussioni: quella di San Malachia. Un’antica predizione che, seppur considerata un falso da molti esperti, continua a far parlare di sé, soprattutto ora che il futuro della Chiesa sembra essere di nuovo in gioco. (continua a leggere dopo le foto)

La profezia di Malachia sul prossimo Papa: cosa si scopre
La profezia di Malachia sarebbe stata scritta quasi mille anni fa, nel XII secolo, dall’arcivescovo irlandese San Malachia, che avrebbe previsto non solo il numero di papi che avrebbero guidato la Chiesa, ma anche caratteristiche specifiche del loro pontificato. Pubblicata per la prima volta nel 1595 da un monaco benedettino, la profezia contiene 112 motti in latino che descriverebbero ogni papa, a partire dal papa Celestino II, eletto nel 1143. La scadenza finale sarebbe fissata per il 2027, con l’elezione di “Pietro il Romano”, che, secondo le interpretazioni più cupe, avrebbe guidato la Chiesa verso il Giorno del Giudizio e la fine del mondo. (continua a leggere dopo le foto)

L’ultimo papa e l’“imminente” apocalisse
Il mistero si infittisce con l’ultimo motto della profezia, che recita: “Nella persecuzione finale della Santa Romana Chiesa ci sarà il regno di Pietro il Romano, che guiderà il suo gregge attraverso molte tribolazioni, al termine delle quali la città dei sette colli sarà distrutta e verrà il temuto Giorno del Giudizio”. Un’idea che, seppur lontana dalla realtà, ha affascinato molti, tanto da far sorgere sospetti su una possibile coincidenza con la morte di Papa Francesco, venuto a mancare ieri, lunedì 21 aprile 2025.
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