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Garlasco, la bomba sul dna sotto le unghie: cosa salta fuori

andrea sempio padre

Garlasco, la bomba sul dna sotto le unghie: cosa salta fuori – Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a sollevare interrogativi. Recentemente, l’avvocata Angela Taggia, difensore di Andrea Sempio, un amico di Chiara coinvolto nelle indagini, ha espresso dubbi sul valore probatorio del DNA trovato sotto le unghie della vittima. Durante un’intervista a Morning News su Canale 5, Taggia ha sottolineato l’importanza di verificare accuratamente il DNA, evidenziando che si tratta di materiali conservati da lungo tempo.

Garlasco, la bomba sul dna sotto le unghie: cosa salta fuori

«Il Dna sulle unghie è tutto da verificare», ha affermato Taggia, facendo notare che l’unica data certa è quella del 24 ottobre, quando si terrà un’udienza cruciale per analizzare i risultati dell’incidente probatorio. Tuttavia, non è esclusa la possibilità di un rinvio. La cronologia delle analisi è un altro aspetto critico: secondo Taggia, il DNA di Sempio è stato raccolto il 13 marzo 2025, mentre la relazione della procura risale al febbraio 2024, sollevando perplessità sulla validità del confronto.

Garlasco, l’avvocato Taggia interviene: cosa emerge nelle ultime ore

Taggia ha anche ribadito che Sempio non aveva più rapporti con Chiara al momento del delitto, smontando qualsiasi ipotesi di legame attivo tra i due. Le controversie riguardano anche la natura dei campioni: le unghie di Chiara non sono più disponibili, quindi il confronto sarà tra il tampone salivare recentemente acquisito e gli elettroferogrammi precedentemente ottenuti dal professor Di Stefano, un passaggio che non assicura la massima affidabilità. «Faranno il possibile ma i miracoli non si possono fare», ha concluso la legale. Questa affermazione riassume le complessità tecniche e legali che, a 18 anni dall’omicidio, mantengono vivo il dibattito pubblico. Il caso rimane un nodo irrisolto nella storia giudiziaria italiana.

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