Il 15 settembre 2022 c’è stata una triste ricorrenza per Alex Zanardi e per tutti gli amanti dello sport. Ventuno anni fa, infatti, ci fu il terribile incidente, che ha segnato per sempre la carriera dell’ex pilota automobilistico. È stato quasi sicuramente un giorno triste per Zanardi, per la sua famiglia e per tutti quelli che da anni seguono con passione lo sport, in particolare quello praticato da Zanardi. (Continua dopo la foto…)
Come sta Alex Zanardi a più di un anno dal terribile incidente
Chi è Alex Zanardi
Alex Zanardi è un famoso pilota e paraciclista, oltre che conduttore televisivo. È nato a Bologna il 23 ottobre 1966 e nell’automobilismo si è laureato campione CART nel 1997 e 1998, campione italiano superturismo nel 2005. Nel paraciclismo, invece, ha conquistato quattro medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada.
Il 19 giugno 2020, durante una staffetta di beneficenza in handbike, Zanardi è stato coinvolto in un grave incidente sulla Statale 146 a Pienza, in provincia di Toscana. Il pilota avrebbe perso il controllo del veicolo, scontrandosi contro un camion. Trasportato d’urgenza al policlinico Le Scotte di Siena, è stato immediatamente sottoposto ad un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale. Per qualche giorno è rimasto in terapia intensiva ed ha lottato tra la vita e la morte. Dopo un po’ fortunatamente è uscito fuori pericolo di morte ed è stato trasferito in una struttura di eccellenza, Villa Beretta, a Costa Masnaga, e poi nuovamente all’ospedale San Raffaele di Milano. (Continua dopo la foto…)
Padova, morto il vigile che scortava il team handbike di Zanardi
La triste ricorrenza
Il 15 settembre è una triste ricorrenza per Alex Zanardi. Ventuno anni fa, era il 2001, il pilota rimase coinvolto in un brutto incidente. Sulla pista di Lausitzring, a tredici giri dalla fine, Zanardi perse improvvisamente il controllo della vettura, che, dopo un testacoda, si intraversò lungo la pista, mentre sulla stessa linea sopraggiungevano ad alta velocità Patrick Carpentier e Alex Tagliani. Il secondo non riuscì ad evitare lo scontro e l’impatto fu violentissimo: la vettura di Tagliani colpì perpendicolarmente la vettura di Zanardi all’altezza del muso, spezzandola in due.
Il pilota apparve subito in condizioni disperate e lo schianto provocò l’amputazione di entrambi gli arti inferiori. Zanardi rischiò addirittura di morire dissanguato e per salvargli la vita, Steve Olvey, capo dello staff medico della CART, “tappò” le arterie femorali del pilota per tentare di fermare la grave emorragia.