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Umberto Tozzi, la confessione choc sul suo matrimonio: fan senza parole

Umberto Tozzi, classe 1952, è un cantautore e chitarrista italiano. Con 80 milioni di copie vendute, Tozzi è tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi. Come autore, con la canzone Gloria (1979), nell’interpretazione di Laura Branigan, è entrato nella classifica dei dischi più venduti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. In questi giorni, l’artista si è lasciato andare ad una lunga intervista al Corriere della Sera, sbottonandosi sulla sua vita professionale e privata. Il retroscena sul matrimonio di Umberto Tozzi ha lasciato i fan completamente senza parole. (Continua a leggere dopo la foto)

Umberto Tozzi, la confessione choc sul suo matrimonio: fan senza parole

Umberto Tozzi, il celebre cantante amatissimo dagli italiani, ha parlato della sua vita privata e professionale al Corriere della Sera. Il cantante si è lasciato andare anche a qualche confessione intima sulla sua vita privata. In particolare Umberto Tozzo ha parlato del suo matrimonio con Monica Michielotto. L’artista ha sposato la sua compagna ben quattro volte: “La prima in Municipio nel 1995, poi nel 1996 in Chiesa e successivamente alle Mauritius e infine, il quarto matrimonio a Montecarlo, dove abbiamo sempre vissuto coi nostri due figli. E vorrei risposarla una quinta volta, ma per convincerla devo trovare una location che la possa stimolare”. Umberto Tozzi in passato aveva anche dichiarato di credere nella reincarnazione, la sua vita dovrebbe durare fino a 72 anni, a tal proposito ha dichiarato: “Ci sono vicino, mamma mia… Non me lo ricordavo. Ho conosciuto tante persone di tutti i tipi, spesso medium o affini, che non vado a cercarmi io, ma che ascolto. Penso sempre che potrebbero avere un dono che noi non capiamo”. Poi l’artista ha ripercorso anche la sua carriera artistica. (Continua a leggere dopo la foto)

Una carriera ricca di successi

Sempre alle pagine del Corriere della Sera, Uberto Tozzi ha parlato della sua carriera e del suo sogno di fare il  calciatore: “Sono nato a Torino, mamma casalinga, papà guardia notturna per ventidue anni per mantenere tre figli e dopo aver vissuto due guerre. Stavamo in cinque in una camera e cucina, io vivevo per strada. Poi, imbracciai per caso una chitarra e cominciai a uscire non per giocare a pallone, ma per suonare sulle panchine. Dopo, ho fatto per anni il chitarrista freelance, mangiando panini, ospitato a Milano a turno da amici musicisti. Ero timido e mi vergognavo della mia voce. Quando scrissi delle canzoni con Giancarlo Bigazzi e Alfredo Cerruti mi chiese di cantarle, non volevo saperne”. Poi parlando della sua vittoria al Festival di Sanremo 1987 con Si può dare di più, Tozzi sul rapporto con Gianni Morandi e Enrico Ruggeri ha ammesso: “C’era un rapporto strettissimo: eravamo insieme nella Nazionale Cantanti. Mogol e poi Morandi facevano giocare solo quelli che vendevano di più anche se a pallone erano schiappe, ma io sono stato capocannoniere per 12 anni”.

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