Un cast corale e affiatato
Al fianco di Alessandro Gassmann, che dà corpo e anima a Guerrieri, troviamo un cast di interpreti di talento: Ivana Lotito, già apprezzata in Gomorra, nei panni di Annapaola, ex giornalista diventata investigatrice privata, donna pragmatica e coraggiosa; Michele Venitucci, volto noto del cinema d’autore italiano, nel ruolo del fedele ispettore Tancredi, braccio operativo e coscienza investigativa di Guerrieri. Anita Caprioli, intensa e versatile, interpreta Consuelo, praticante legale e colonna dello studio; Stefano Dionisi, Lea Gavino e Michele Ragno completano il quadro con personaggi secondari ma fondamentali per la narrazione. Un cenno va anche al giovane Tony, nuovo stagista dello studio Guerrieri, afflitto da una distrazione cronica ma sorprendente per intuizioni geniali: un piccolo enigma vivente che conquista per la sua imprevedibilità.

Il dietro le quinte: quando la giustizia diventa fiction
Il progetto nasce da una collaborazione stretta tra autore e sceneggiatori. Gianrico Carofiglio, che ha portato la sua esperienza di ex pm e il suo stile narrativo asciutto ma profondo, firma la sceneggiatura insieme a Doriana Leondeff, Antonio Leotti e Oliviero Del Papa. La serie è prodotta da Rai Fiction, in collaborazione con Combo International e Bartleby Film, case già attive nel settore delle produzioni di qualità. Le riprese si sono svolte in gran parte a Bari, città natale di Carofiglio e sfondo naturale delle storie di Guerrieri, con qualche incursione a Roma e in altre città italiane per ricostruire i luoghi dei diversi casi giudiziari. In un panorama televisivo spesso dominato da noir e crime all’americana, questa fiction si distingue per l’approccio più realistico, ma non meno avvincente, alla macchina giudiziaria italiana. Guerrieri è un personaggio che pensa, che sbaglia, che si mette in discussione. E che soprattutto osserva: le persone, i dettagli, le dinamiche del potere e della verità. Non è solo un avvocato che difende i clienti. È un narratore del dubbio, un uomo che indaga non solo su chi gli siede di fronte in aula, ma anche dentro se stesso.