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Moto GP, si è spento un grande pilota italiano. Fu l’ultimo a parlare con Pasolini a Monza

Ha corso come pilota per vent’anni, dal 1949 al 1969, per quindici anni nel mondiale disputando 23 gare da protagonista, con 3 podi e centinaia di piazzamenti nei primi cinque. Tanti i successi come meccanico, direttore sportivi e manager, culminati con i mondiali 250 HD con Villa e prima ancora con le gare-show di Renzo Pasolini. È morto il 30 ottobre scorso all’età di 89 anni.

Gilberto Milani morto pilota italiano di moto gp

Il mondo della MotoGP piange la morte di Gilberto Milani, ex pilota che si è spento all’età di 89 anni. La sua prima gara risale al 1949, quando debuttò in alcune gare di regolarità in sella alla Lambretta. Da lì la sua lunghissima carriera prese il via. Nel 1953 partecipò al Giro Motociclistico italiano in sella ad una Sterzi 175. Si trattò del primo acuto del pilota milanese, che riuscì a concludere al terzo posto di classe nonostante un mezzo non troppo performante. Lo stesso anno vinse anche a Pescara. La Mondial notò il giovane talento e lo ingaggiò nel 1954, facendolo gareggiare con la 125 e la 175. La sua carriera proseguì in continua ascesa: gareggiò a diversi eventi con marchi quali HondaPatonNortonBenelli Bianchi. Nel 1969 arrivò il miglior risultato della carriera, un secondo posto al Gran Premio delle Nazioni disputato ad Imola, alla guida della Aermacchi.

Le ultime parole di Renzo Pasolini, quel 31 ottobre 1975

Milani era nato nel capoluogo lombardo nel il 13 maggio 1932. Gilberto è considerato un grande pilota di moto gp. Persona affettuosa e di gran cuore, negli ultimi mesi era ancora in buona salute, ma aveva sofferto profondamente per la morte della amatissima moglie, lutto dal quale non si era mai totalmente ripreso. La sua scomparsa lascia in solitudine la figlia Laura e Silvia, che hanno dato la triste notizia, ed i suoi nipotini.

Gilba fu l’ultimo a parlare con Pasolini a Monza, lasciandogli la HD 250 prima della tragica caduta al curvone dopo lo start: “Sono stato io a scaldargli la moto fino a pochi minuti prima. Fu il giorno più triste. Ma l’incidente non fu causato da grippaggio del motore”.

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