Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Giulia e Alessia Pisanu, l’avvertimento al funerale: presenti senza parole

La scorsa domenica, 31 luglio, Giulia e Alessia Pisanu sono morte a Riccione, travolte da un treno in corsa. Le due sorelle avevano 15 e 17 anni. I funerali delle ragazze si sono svolti oggi, sabato 6 agosto, a Castenaso in provincia di Bologna, nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio. L’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi ha voluto dare un messaggio importante alla comunità che ha assistito a questa tragedia.

Il messaggio alla comunità

In apertura di celebrazione, il parroco ha letto anche un messaggio dell’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi. “Da domenica vediamo la cronaca di una tragedia, ne cogliamo letture, riletture, giudizi: un vociare che ha creato eco di reazioni. Sembra che tutti abbiano una parola da dire e che ci siano tanti maestri – ha ammonito -. Noi nella famiglia di Alessia e Giulia da domenica vediamo un dolore infinito, il rischio è la caduta nel baratro nel cinismo”. Insomma l’invito del prete è quello di comprendere e rispettare il dolore dei genitori delle ragazze, senza dare giudizi.

Leggi anche: Due apertivi a 400 euro, si lamentano per lo scontrino da capogiro: la risposta del titolare

I genitori di Alessia e Giulia “vivranno in un lutto eterno”

La psichiatra e psicoterapeuta Immacolata D’Errico ha spiegato il dolore che i genitori provano per la morte di un figlio. “Vivranno in un lutto eterno, perché quello per i figli non è un lutto accettabile essendo legato a un evento innaturale”. “Tutto quello che fanno i genitori dopo la morte di un figlio è una vita falsata e forzata. Anche se la figlia che gli è rimasta andrà avanti con la sua vita magari gli darà dei nipoti, per i genitori sarà una vita di finzione”.

Poi la donna si è soffermata sulla figura del padre, che abitava con Giulia e Alessia. “C’è da sperare che regga il dolore e il peso di quella responsabilità. Perché in discoteca poteva succedere qualsiasi cosa, ma se lui fosse stato fuori dalla discoteca, come le altre volte, sarebbe stato diverso. Invece, era la prima volta che le ragazze andavano da sole e in treno”. Una sfortuna che probabilmente renderà al padre la perdita delle figlie ancora più dolorosa.

powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure