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Covid Italia, Matteo Bassetti parla della variante Omicron: cosa accadrà in primavera

I contagi in Italia legati al Covid-19 continuano a salire in maniera esponenziale. Le Feste natalizie hanno sicuramente contribuito in parte ad aumentare la catena dei contagiati e la variante Omicron è pronta a sostituire quella Delta. Nonostante sia meno pericolosa, almeno stando agli ultimi studi, è molto più infettiva e per questo il numero di persone positive al virus tende ad aumentare. All’Adnkronos Salute Matteo Bassetti è tornato a parlare della situazione Omicron in Italia: ecco cosa accadrà in primavera. (Continua a leggere dopo la foto)

bassetti l'aria che tira

Covid Italia, Matteo Bassetti parla della variante Omicron: cosa accadrà in primavera

All’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, è tornato a parlare della variante Omicron: «Per la primavera 2022 avremo il 95% della popolazione protetta o per via diretta perché le persone hanno fatto la malattia o indirettamente perché coperte dal vaccino. In entrambi i casi ci sarà una protezione contro la malattia grave e quindi avremo depotenziato il virus». Secondo l’esperto, non elimineremo completamente il virus «perché continueremo a conviverci. Ma un conto è affrontare un’influenza, altro è una polmonite severa come accadeva in passato. I numeri sono cambiati. Suggerisco a tutti di guardare questi numeri in forte salita con un atteggiamento riflessivo, perché i ricoveri e le malattie gravi sono nettamente inferiori rispetto alle ondate precedenti. Stiamo navigando verso l’uscita dall’emergenza». Sempre sull’Adnkronos Salute sono intervenuti anche altri esperti. Vediamo le loro parole. (Continua a leggere dopo la foto)

Le parole di Crisanti e Pregliasco

Andrea Crisanti ha ammesso: «Per il 2022 non faccio previsioni. La fine della pandemia? Magari. Ma il problema sono le scelte che facciamo. Se andiamo avanti così, siamo nelle mani del processo di evoluzione del virus». Pregliasco ha aggiunto: «Immagino un 2022 ancora “in mascherina”, con la necessità cioè di continuare a rispettare il nuovo galateo anti-Covid, ma con la possibilità di una convivenza migliore col virus. Spero anche nell’efficacia e nella disponibilità di farmaci antivirali che serviranno in modo complementare ai vaccini […] Ecco per il 2022 confido in una nuova attenzione verso le malattie respiratorie per il peso che hanno: magari un rischio specifico basso, ma un effetto rilevante per la sanità pubblica».

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