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Sciopero dei benzinai, stop a benzina e diesel: quando e dove

Stop al carburante. I benzinai sono pronti a fare uno sciopero. La situazione è ormai insostenibile e gli addetti alle stazioni di servizio e i sindacati chiedono giustizia. Ecco tutte le informazioni utili.

Sciopero dei benzinai: quando e dove

I prezzi dei carburanti sono alle stelle (il diesel è oltre 1,70 Euro al Litro, mentre la benzina supera l’1,85). I sindacati che rappresentano i gestori delle stazioni di servizio autostradali (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio) stanno minacciando di bloccare tutto: la situazione è insostenibile.

Il motivo? La contestazione del recente aggiornamento riguardante il Piano di ristrutturazione delle rete di aree di servizio dislocate sulle autostrade italiane, che ha messo in luce il sempre attuale tema delle concessioni dei servizi e della distribuzione dei carburanti. Insomma i disagi sono cresciuti a dismisura: il risultato attuale, infatti, ha portato un aumento vertiginoso dei costi di benzina e diesel (soprattutto se paragonati a quelli della viabilità ordinaria) e una qualità dei servizi scadente, che ha causato una riduzione delle vendite di oltre il 70% negli ultimi dieci anni. I benzinai, che protestano da tempo, sono pronti a scioperare. Una possibilità che, a dire il vero, è tutt’altro che remota e che potrebbe diventare una triste realtà il prossimo lunedì 28 febbraio.

Le possibili soluzioni

I sindacati che rappresentano i gestori delle stazioni di rifornimento in autostrada chiedono come soluzione “un quadro regolatorio certo, capace almeno di contenere il più sfrenato sfruttamento privatistico ventennale, arbitrario e discriminatorio, di cui è stato fatto oggetto un bene di proprietà pubblica che, messo a reddito dai concessionari senza alcun controllo, lascia che allo Stato rimangano le molte responsabilità e i notevoli costi necessari a sanare i danni causati“.

Le proposte per risolvere i problemi legati alle autostrade sono già state formulate. I benzinai propongono di riavvicinare i prezzi a quelli che si trovano sulla viabilità ordinaria. Un altro modo per risolvere i disagi sarebbe quello di ridurre le aree di servizio presenti in autostrada (chiudendone almeno 150). Inoltre bisognerebbe rilanciare gli investimenti dotando le aree rimanenti di servizi aggiuntivi, compresi quelli destinati ai nuovi veicoli a basso impatto ambientale.

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