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Super Green Pass, Matteo Bassetti lancia una bomba: «Non possiamo più attendere»

Dal 6 dicembre 2021 è entrato in vigore in Italia il Super Green Pass, ovvero la certificazione verde digitale introdotta dal decreto del 26 novembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che contiene le nuove regole per ristoranti e bar, luoghi di lavoro, università, matrimoni. Questo tipo di Green Pass può ottenerlo solo chi è vaccinato con una o due dosi o è guarito dal Covid. Su questo argomento è intervenuto nelle ultime ore Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive al San Martino di Genova. Vediamo insieme che cosa ha dichiarato ai microfoni di TgCom24. (Continua a leggere dopo la foto)

Super Green Pass, Matteo Bassetti interviene e lancia una bomba

I numeri su contagi, ricoveri e morti da Covid in Italia non promettono nulla di buono. Ai microfoni di TgCome24 è intervenuto Matteo Bassetti. Il direttore del reparto Malattie infettive al San Martino di Genova si è detto favorevole a nuove restrizioni e soprattutto all’obbligo vaccinale: «Non possiamo più attendere». Poi, parlando del Super Green Pass, ha aggiunto: «Ha aiutato ma non ha portato i risultati sperati, sei milioni di non vaccinati sono troppi». Sempre ai microfoni di TgCom24, Bassetti ha dichiarato: «Bisogna sfruttare le vacanze estive per vaccinare più persone possibile. In Liguria abbiamo aree già in difficoltà, ma la situazione non è di emergenza. Chi non ha fatto la terza dose, vada a farla, e chi non si è ancora vaccinato capisca che serve farlo». Poi l’infettivologo ha parlato anche dei farmaci anti-Covid. (Continua a leggere dopo la foto)

La sua opinione sui farmaci anti-Covid

Tra gli altri argomenti trattati da Matteo Bassetti c’è anche quello dei farmaci anti-Covid, che secondo il suo punto di vista dovrebbero essere resi disponibili subito: «Gli enti regolatori siano al servizio di medici e pazienti, non della burocrazia». Infine, ha concluso il suo intervento al TgCom24 parlando della variante Omicron. A tal proposito l’infettivologo ha ammesso: «Tre dosi sono sufficienti per combattere Omicron, almeno dal punto di vista delle ospedalizzazioni. Questa nuova variante è pericolosa per la sua contagiosità, ma non facciamo allarmismi. Sappiamo che si concentra di più nei bronchi e meno nei polmoni. Più bronchiti e meno polmoniti. Non facciamo catastrofismi».

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