Una decisione nata da un’urgenza di tutela
La scelta di adottare legalmente Caterina è nata da un episodio drammatico, come ha spiegato la stessa Ventura: “Una mia cara amica morì all’improvviso per un aneurisma cerebrale. In quel momento mi chiesi: se capitasse a me, cosa accadrebbe a Caterina?”. Fu proprio in quel frangente che l’avvocato le spiegò quanto fosse importante garantire alla bambina gli stessi diritti dei fratelli. “A differenza dei miei due figli, lei non sarebbe stata tutelata. Così ho iniziato l’iter dell’adozione speciale, per cui avevo i requisiti”.
Il percorso è stato lungo e complesso, durato circa tre o quattro anni, e ha richiesto il benestare dei genitori naturali. Ma Ventura non ha mai perso la determinazione: “Non abbiamo mollato mai”, ha ribadito. Un impegno che oggi consente a Caterina di portare il cognome Ventura e di essere parte integrante della famiglia, anche da un punto di vista legale ed ereditario.
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Oggi Caterina è parte di una famiglia unita
Con l’esame di maturità appena superato, Caterina Ventura si affaccia alla vita adulta con la consapevolezza di avere alle spalle una famiglia solida e un amore che non fa distinzioni. Assieme a lei ci sono Niccolò e Giacomo, i figli nati dal matrimonio di Simona Ventura con Stefano Bettarini, e un legame che, sebbene nato in circostanze difficili, è diventato nel tempo indissolubile.
La storia di Simona e Caterina dimostra che la maternità è fatta di scelte, non solo di biologia, e che un gesto d’amore può costruire legami capaci di durare per sempre. In un periodo in cui si discute spesso sul significato di famiglia, l’esperienza della conduttrice diventa un simbolo di accoglienza, forza e dedizione. E oggi, con Caterina ormai “matura”, anche il pubblico può celebrare con lei questa importante vittoria.