Nel corso delle varie puntate de L’Aria che tira vari esperti di economia rispondono a domande su speculazione, crisi e debito pubblico proposte in studio secondo la formula del talk show. Il programma prevede la presenza di collegamenti esterni con politici e addetti del settore finanziario. In questi giorni non si fa altro che parlare delle elezioni di settembre 2022 e tra i vari ospiti in studia a L’aria che tira anche Alan Friedman che si è scagliato contro Giorgia Meloni scatenando il caos in diretta. (Continua a leggere dopo la foto)
“L’aria che tira”, Alan Friedman contro Giorgia Meloni: caos in studio
In collegamento con Myrta Merlino a L’aria che tira, su La7, nella puntata del 5 settembre 2022, il giornalista Alan Friedman il quale parlando delle elezioni in Italia si è scagliato contro i leader della Lega e di Fratelli d’Italia: “A Cernobbio abbiamo visto il buon poliziotto e il cattivo poliziotto, tipico gioco di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Negli Stati Uniti si chiedono se Salvini che è alleato a Putin possa essere credibile. Lui è il portavoce di Putin. La cosa che ha scioccato a Washington è che possa diventare presidente del Consiglio la politica più ammiratrice di Vladimir Putin, descritto nel suo libro come il modello dell’identità cristiana e che ama Trump e Bannon. Questo lascia molte perplessità anche in Europa”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’attacco del giornalista alla leader di Fratelli d’Italia
Sempre durante il suo intervento a L’Aria che tira, Alan Friedman contro la leader di Fratelli d’Italia ha aggiunto (vai al post del programma): “Si arriva al fatto che Giorgia Meloni cerca di riposizionarsi come moderata è un esercizio furbo. Io credo che sia molto intelligente. Mentre urla come una pescivendola a Vox e contro i migranti e Lgbt, fa la faccia gentile per rassicurare l’Europa, l’America e la Nato. Ma se essere atlantista è essere trumpista, meglio di no. Lei se arriva a palazzo Chigi con il suo amico mercante d’armi Guido Crosetto, faranno scelte atlantiste e poi piano piano diranno ‘non ci piace questa Europa, gli immigrati non li vogliamo””.