Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Toto Cutugno, i sintomi della malattia che l’aveva colpito: fate attenzione a questo

Personaggi TV. Ieri è morto Toto Cutugno. Aveva 80 anni uno dei cantautori più amati del pubblico italiano. Si è spento al San Raffaele di Milano, a causa di un tumore alla prostata. Il cantante lottava contro il male dal 2007. Ma quali sono i sintomi della sua malattia, e quali sono le causa?

Leggi anche: Toto Cutugno, la causa della morte mette i brividi: cosa c’entra Al Bano

Leggi anche: Toto Cutugno, la notizia da brividi sul figlio: cosa si sa di lui

Toto Cutugno, i sintomi della malattia che l’aveva colpito

La prostata è una ghiandola presente solo negli uomini che serve per la maturazione del liquido seminale. Si trova davanti al retto, al di sotto della vescica e circonda l’uretra, il piccolo canale attraverso il quale viene espulsa l’urina durante la minzione. Dopo i 50 anni la prostata – che in condizioni normali ha le dimensioni di una noce – inizia a crescere determinando una lenta e progressiva compressione sull’uretra.

Quando un uomo viene colpito al tumore alla prostata, nella fase iniziale non sono presenti nessun sintomo. Solo quando la massa tumorale si sviluppa dà origine a sintomi urinari: difficoltà a urinare o bisogno di urinare spesso, dolore quando si urina, sangue nelle urine o nello sperma, sensazione di non riuscire a urinare in modo completo. Spesso questi sintomi possono essere legati a problemi prostatici di tipo benigno come l’ipertrofia (IPB): in ogni caso è utile rivolgersi al proprio medico e\o allo specialista urologo che sarà in grado di decidere se sono necessari ulteriori esami di approfondimento. (continua dopo la foto)

Leggi anche: Natalia Paragoni, è crisi con la figlia ad un mese dal parto: cosa succedendo

Sottoporsi a visite urologiche

Il tumore della prostata è uno dei più comuni tra gli uomini e l’incidenza è direttamente proporzionale all’età: a 50 anni circa 1 uomo su 4 presenta cellule cancerose nella prostata, a 80 anni questa condizione riguarda 1 uomo su 2.  In generale il tumore alla prostata cresce lentamente, senza diffondersi al di fuori della ghiandola. Esistono tuttavia anche forme più aggressive, nelle quali le cellule malate invadono rapidamente i tessuti circostanti e si diffondono anche ad altri organi. A partire dai 50 anni (40 anni in caso di familiarità) è quindi molto importante sottoporsi regolarmente agli esami di screening. (continua dopo la foto)

tumore alla prostata

Cosa comprendono gli esami

Esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico) – Consiste in un prelievo di sangue allo scopo di verificare il livello ematico di PSA, una sostanza prodotta dalla ghiandola prostatica che serve a fluidificare il liquido seminale. Livelli elevati di PSA o livelli crescenti nel tempo potrebbero indicare una prostatite, un’ipertrofia prostatica o un tumore della prostata.

Esplorazione Rettale – Il medico, dopo aver indossato un guanto, introduce delicatamente un dito nel retto del paziente per palpare la parete posteriore della ghiandola prostatica. Circa il 70% dei tumori si sviluppano vicino alla parte esterna della prostata e, in alcuni casi, sono rilevabili tramite un’esplorazione rettale.

Biopsia – In presenza di un sospetto clinico (palpatorio) o biochimico (PSA elevato) il medico può raccomandare una biopsia prostatica per via transrettale, in anestesia locale. L’esame consiste nel prelievo di alcuni piccoli campioni di tessuto da aree diverse della prostata. Il tessuto viene poi analizzato al microscopio per accertare la presenza di cellule neoplastiche. La biopsia è un esame generalmente ambulatoriale che non richiede il ricovero ospedaliero. (continua)

Le cause del tumore alla prostata

Le cause di questa neoplasia non sono ancora del tutto chiare, ma ci sono alcuni fattori che possono aumentare il rischio di tumore alla prostata: come l’età, (maggiore incidenza dopo i 65 anni) fattore genetico e obesità.

Ma si può prevenire il tumore alla prostata? La sola forma di prevenzione di questa neoplasia è legata al controllo del peso e alla limitazione del consumo di grassi, soprattutto di quelli saturi (carni grasse di origine animale e formaggi). Una diagnosi precoce può però essere effettuata attraverso la misurazione del PSA, un antigene prostatico specifico, con una semplice analisi del sangue da effettuare regolarmente dopo i 50 anni di età (dopo i 40 anni in caso di familiarità).

powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure