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Addio a Giampaolo Giuliani, lo studioso aveva previsto il terremoto in Abruzzo nel 2009

Si è spento a L’Aquila all’età di 75 anni Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario. L’uomo studiò a lungo i terremoti e, in particolare, i segnali precursori. È possibile prevedere un terremoto? Secondo Giuliani sì, e per hanno ha combattuto per sostenere la sua idea. Per via delle sue ricerche e “intuizioni” Giuliani, un tecnico non laureato, si è scontrato più volte con la comunità scientifica. Giuliani aveva previsto il terremoto che provocò molte vittime all’Aquila nel 2009.

Giuliani sapeva del terremoto in Abruzzo

Il terremoto che colpì il capoluogo abruzzese il 6 aprile del 2009, provocò 309 vittime, 1.600 feriti e una stima di 10 miliardi di Euro di danni. Giampaolo Giuliani asserì che le sue apparecchiature rilevarono un incremento significativo di radon in associazione a uno sciame sismico, un segnale premonitore della potente scossa di terremoto, secondo la sua teoria.

La settimana prima del terremoto all’Aquila, aveva previsto una forte scossa di terremoto a Sulmona e lanciò l’allarme, ma il sisma non si verificò. Per quell’evento ricevette un avviso di garanzia per procurato allarme, ma successivamente venne prosciolto dall’accusa poiché gli venne riconosciuto il fatto il rischio di un sisma a Sulmona, non era del tutto inesistente. Poi lo studioso rilevò il sisma dell’Aquila. Tuttavia Giuliani all’epoca non diffuse alcun appello per non rischiare altri guai con la giustizia, ma mise al sicuro la sua famiglia.

Gli studi di Giampaolo Giuliani

Giuliani iniziò a studiare i precursori dei terremoti assieme ad alcuni collaboratori all’inizio del nuovo millennio, a seguito di un terremoto verificatosi in Turchia nel 1999. Lo studioso realizzò un personale rilevatore di radon. Alla fine di ottobre 2002 attraverso il suo strumento rilevò un aumento significativo del radon e allertò la Protezione Civile abruzzese su una possibile, forte scossa di terremoto. Tuttavia non seppe dare indicazioni sulla posizione a causa del fatto che aveva un solo rilevatore (come indicato da Giuliani stesso). Giuliani ci aveva visto lungo: il 31 ottobre una fortissima scossa di terremoto colpì il Molise, provocando 30 vittime. Da allora acquisì credibilità, ma la sua teoria non era precisa e Giuliani dovette scontrarsi più volte con la comunità scientifica.

A seguito del sisma de L’Aquila, Giuliani si scagliò apertamente contro la comunità scientifica e ne nacque un aspro dibattito sulla capacità di prevedere effettivamente i terremoti. Ad oggi gli esperti di terremoti sono certi che non esiste alcun metodo efficace per prevedere questi eventi. Tutti concordano che la fuoriuscita di radon non sia un modo efficace per prevedere un terremoto. Un articolo dedicato alle teorie di Giuliani finì sull’autorevole rivista Science.

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