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Allen, cosa gli sarebbe successo davvero: la notizia dagli investigatori

È bastato un attimo. Allen, cinque anni, si è allontanato dal campeggio di Ventimiglia dove si trovava con la famiglia e da quel momento è calato il silenzio. La scomparsa del piccolo ha scatenato un’imponente macchina delle ricerche che ha coinvolto carabinieri, vigili del fuoco e unità cinofile. Le ricerche si sono concentrate su un’area vasta e impervia, tra colline, casolari e sentieri nascosti. Nella notte tra venerdì e sabato, le squadre hanno battuto palmo a palmo il territorio, guidate anche dalle segnalazioni dei cani molecolari.

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Bimbo Ritrovato Allen

Il ritrovamento tra i cespugli: Allen era lì, in silenzio

Domenica mattina, dopo oltre 36 ore di apprensione, Allen è stato ritrovato. Era rannicchiato tra i cespugli, a poca distanza dal campeggio. Stanco, provato, ma vivo. La notizia ha scatenato un’ondata di sollievo in tutta Italia. I soccorritori erano già passati vicino al punto in cui si trovava, ma il bambino non aveva dato alcun segno della sua presenza. Un comportamento che trova una possibile spiegazione nel profilo psicologico di Allen: autistico, potrebbe aver vissuto un vero e proprio blocco emotivo, una sorta di “congelamento”, come lo ha definito lo psicologo Roberto Ravera, coinvolto nelle operazioni di supporto.

L’esperto: “Un meccanismo di difesa, tipico nei bambini autistici”

Secondo Ravera, Allen potrebbe essersi rifugiato in una condizione di silenzio assoluto per reagire alla paura. Nessuna risposta agli stimoli esterni, nessun grido d’aiuto. Questo comportamento, seppur difficile da interpretare, ha fatto sì che restasse nascosto agli occhi dei soccorritori per ore. L’area dove è stato trovato era già stata ispezionata. Solo la tenacia delle squadre ha permesso di localizzarlo in tempo. Il bambino è stato subito visitato e, nonostante la notte all’addiaccio, non ha riportato gravi conseguenze.

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