Chi era Nicola Di Carlo, l’autista morto nel Po: spuntano testimonianze
Un testimone ha fornito un report dettagliato e angosciante del momento: “L’autobus ha iniziato a muoversi indietro senza controllo”, ha dichiarato, sottolineando come il veicolo abbia “buttato giù un muretto” prima di precipitare nel corso d’acqua. L’autista Nicola Di Carlo aveva 63 anni ed era residente a Guglionesi (Campobasso). Le operazioni dei vigili del fuoco per estrarre il mezzo dal fiume sono proseguite anche in serata con il lavoro delle gru che hanno sollevato il bus per riportarlo in strada. (continua a leggere dopo le foto)
L’ipotesi quella del malore improvviso
Alcuni osservatori suggeriscono un possibile malore improvviso che potrebbe aver colpito l’autista, causandone la perdita di controllo. “Penso sia stato un malore”, ha affermato un testimone che ha assistito alla scena, descrivendo come il mezzo abbia attraversato una barriera prima di immergersi nel fiume. Mentre il bilancio dell’incidente si aggiorna, si attendono ulteriori informazioni dalle autorità. Incredula la famiglia Di Carlo e gli amici non appena hanno saputo la notizia: il 63enne era titolare dell’omonima ditta “Di Carlo Tours” assieme al fratello nel piccolo comune molisano. (continua a leggere dopo le foto)

Le indagini sono in corso
“Le indagini sono appena all’inizio, l’unica cosa oggettiva che abbiamo sono i filmati delle telecamere, sia della Questura sia nostre. Dall’esame delle telecamere si vede l’autobus che arriva dal lungo Po Cadorna, svolta a destra in piazza Vittorio e si accosta alla prima esedra”, ha spiegato il comandante della Polizia Locale di Torino, Roberto Mangiardi, ricostruendo la dinamica dell’incidente. “Dopodiché inizia una manovra in retromarcia con una angolazione di 45 gradi, quindi insolita per quello che è normale modo di condurre un mezzo, attraversa tutta l’area di scambio dell’incrocio, urta la balaustra dei Murazzi del Po e si inabissa con la parte posteriore nel fiume adagiandosi poi sul fianco sinistro del mezzo”, ha aggiunto sempre Mangiardi.