
L’incidente che ha visto un bus precipitare nel fiume Po a Torino ha scosso la comunità locale. L’autista, Nicola Di Carlo, 64 anni, aveva manifestato sintomi di un possibile malore prima della tragedia. Fonti vicine all’autista hanno confermato che Di Carlo si era lamentato di un intenso dolore alla spalla.
Secondo le testimonianze raccolte, il conducente si era sentito male già diverse ore prima dell’incidente, continuando a manifestare un forte mal di schiena durante la giornata. Le maestre che accompagnavano una scolaresca in visita al Museo Egizio hanno riferito che l’autista era visibilmente sofferente. (segue dopo le foto)


L’inchiesta si concentra sull’ipotesi di malore
L’inchiesta condotta dai pm Rossella Salvati e Vito Sandro Destito si concentra sull’ipotesi che Di Carlo possa aver subito un malore improvviso legato a una patologia cardiaca, forse correlata all’aorta. Questi sintomi, caratterizzati da un dolore acuto alla schiena e alla spalla, potrebbero indicare una condizione medica preesistente che ha avuto un ruolo cruciale nell’incidente. Ma c’è un particolare in più, secondo la testimonianza delle maestre che accompagnavano la scolaresca sul bus, Nicola De Carlo aveva chiesto dei farmaci per alleviare il dolore alla schiena che lo tormentava, suggerendo una condizione di salute precaria.
Ulteriori indizi supportano la teoria del malore. Un’analisi del manto stradale ha rivelato l’assenza di segni di frenata, suggerendo che il bus non abbia tentato di fermarsi prima di sfondare il parapetto dei Murazzi. Questo dettaglio rafforza l’ipotesi che l’autista non fosse in grado di reagire al momento dell’incidente, forse a causa di un problema di salute improvviso.
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