“Una caricatura”: biografia ed espressioni sotto accusa
Ancora più duro è il giudizio sul modo in cui è stata raccontata la vita di Carlo Acutis. “Passi della sua biografia sembrano una caricatura”, scrive Grillo, convinto che la narrazione ufficiale sia forzata e incapace di restituire la complessità di un adolescente del Duemila. Il timore del teologo è che si stia proponendo un modello irrealistico e idealizzato, lontano dalla vera spiritualità giovanile.
Grillo contesta anche alcune frasi usate per valorizzare il pensiero di Acutis, come “nascere originali e morire fotocopie” oppure “non io ma Dio”. Le definisce banalità scolastiche, inadeguate per entrare nel repertorio spirituale ufficiale della Chiesa. Il rischio, secondo lui, è che si confonda la spontaneità di un adolescente con una profondità spirituale non ancora matura.
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Un dibattito che divide: tra entusiasmo popolare e rigore teologico
Le parole di Andrea Grillo, pubblicate sul suo blog, stanno già alimentando un acceso dibattito nel mondo ecclesiale e accademico. Da un lato, c’è una Chiesa che vuole parlare ai giovani attraverso testimoni a loro vicini; dall’altro, il timore che questa scelta possa snaturare il rigore del percorso canonico e utilizzare i santi come strumenti di marketing religioso.
La canonizzazione, che sarà celebrata da papa Leone XIV insieme a Pier Giorgio Frassati, potrebbe diventare uno degli eventi simbolo della nuova era pontificia. Ma le critiche del teologo segnalano una frattura: tra fede popolare e discernimento teologico, tra esigenza di comunicazione e rispetto della complessità.