Durante la conferenza pragmatica di Fratelli d’Italia al Mico di Milano, Giulio Tremonti ha parlato anche dell’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi. L’ex ministro delle Finanze durante il governo Berlusconi ha mosso una critica alla politica economica dell’attuale premier. In questo articolo vi riportiamo le sue parole. (Continua dopo la foto…)
L’intervento di Giulio Tremonti alla conferenza di Fratelli d’Italia
Giulio Tremonti, ex ministro delle Finanze durante il governo Berlusconi, è intervenuto alla conferenza pragmatica di Fratelli d’Italia in corso al Mico di Milano. Tremonti ha parlato di “fine del mondo” e soprattutto di “fallimento della globalizzazione” e “svuotamento della democrazia”: “Non è la fine del mondo ma certamente fuori dall’ Ucraina e dalla guerra è, comunque, la fine di un mondo: è la fine del mondo globale con l’ideologia del mercatismo, l’ultima ideologia del ‘ 900. L’uomo che non ha un passato,che ha solo il futuro. Questo fu il discorso fondamentale del presidente Obama: un’architettura del mondo che vede il mercato sopra, e gli Stati sotto. Sopra l’economia, sotto la politica. Nazioni senza ricchezza, ricchezza senza Nazioni“.
Tremonti ha poi aggiunto: “La globalizzazione non ha funzionato. E allora sono passati alla creazione di denaro dal nulla; dal whatever it takes al quantitative easing: è evidente che il meccanismo contenesse elementi di potenziale catastrofe. Tutto questo ora ci sta chiedendo il conto: adesso Draghi si ritrova con l’inflazione al 7%, deve alzare le tasse, deve intervenire alzando i tassi e bloccando l’acquisto dei titoli. Siamo con la globalizzazione allo svuotamento della democrazia sversata nella repubblica internazionale del denaro”. (Continua dopo la foto…)
Nuovi bonus per tutti: fino a 20.000€. Arriva la conferma di Draghi, ecco quali sono e come funzionano
Le parole su Mario Draghi
L’ex ministro delle Finanze si è espresso anche sull’attuale premier Mario Draghi, dichiarando: “L’Italia è un Paese fondatore dell’Europa, lo è stato, lo è e lo sarà. C’è stato un lapsus freudiano del presidente del Consiglio nel chiedere la fiducia al Senato. Ha detto che l’Italia è un socio fondatore. Questo è un lapsus freudiano si è dimenticato di dire che dal suo punto di vista è un socio di minoranza”.