
Il caso di Liliana Resinovich torna a scuotere l’opinione pubblica con un nuovo, toccante colpo di scena. Dopo mesi di silenzio, i legali di Sebastiano Visintin, marito della donna scomparsa e poi ritrovata morta in circostanze misteriose a Trieste, hanno deciso di intervenire pubblicamente, rompendo ogni riserbo. Le loro parole, pronunciate nel corso della trasmissione Ore 14 su Rai 2, sono un vero e proprio grido di allarme.
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I legali di Visintin rompono il silenzio
Nel caso che da oltre tre anni scuote Trieste, a parlare adesso sono i legali di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich. In diretta durante la trasmissione Ore 14 su Rai 2, gli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua hanno lanciato un accorato appello al pubblico: “Sebastiano sta male, vi prego, lasciatelo in pace”. Gli avvocati hanno precisato che non esistono provvedimenti giudiziari a suo carico e invitano chiunque abbia dubbi o domande a rivolgersi direttamente a loro, piuttosto che continuare a speculare sulla vita privata di Visintin.
Durante l’intervento, l’avvocato Paolo Bevilacqua ha voluto chiarire anche una sua precedente dichiarazione, che aveva sollevato non poche polemiche. “L’auspicio per un avviso di garanzia era un paradosso, una provocazione — ha spiegato — un avviso non significa colpevolezza, ma solo più garanzie per chi è coinvolto nelle indagini”. L’avvocato ha poi aggiunto che la Procura prosegue con le proprie indagini in totale autonomia, senza influenze esterne.
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