L’errore mediatico di Visintin
Una volta iscritto nel registro degli indagati le cose cambierebbero. “Così la pressione mediatica scende e lui forse la smetterà di andare in TV a dire sciocchezze”, ha affermato il legale. Bevilacqua ha raccontato di aver consigliato più volte a Visintin di evitare apparizioni pubbliche, considerandole pericolose anche in caso di innocenza: “Nel momento in cui vieni sottoposto, come è successo, a mille domande, ti può scappare lo svarione, la contraddizione e quelle parole possono essere usate contro di te. E infatti è successo”. Un rischio concreto che, secondo il legale, ha già contribuito a complicare ulteriormente la posizione pubblica del suo assistito. (Continua dopo le foto)

Sebastiano Visintin, il silenzio imposto dal suo legale
Bevilacqua è stato categorico con Visintin: basta interviste. “Gliel’ho imposto: o così o ti mollo. Non tollero la spettacolarizzazione, questa folle mediaticità”, ha dichiarato l’avvocato. “I processi si devono celebrare nelle sedi deputate, non nei talk show”, ha aggiunto ancora. Una posizione netta che segna una rottura rispetto al recente passato, quando Visintin è stato spesso ospite di trasmissioni televisive per fornire la sua versione dei fatti. Proprio in una di queste occasioni, l’uomo aveva ammesso: “Ho sempre cercato di dare un mio contributo, ma evidentemente ho commesso qualche errore, ho parlato un po’ troppo”.