Il Consiglio Supremo di Difesa: struttura e competenze
Il Consiglio Supremo di Difesa è un organismo di rilevanza costituzionale, responsabile della valutazione delle questioni politiche e tecniche legate alla sicurezza e alla difesa nazionale. Istituito dall’articolo 87 della Costituzione Italiana e dalla legge del 28 luglio 1950, n. 624, il Consiglio è presieduto dal Capo dello Stato e include il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri degli Esteri, Interno, Economia, Difesa e Sviluppo Economico, oltre al Capo di stato maggiore della difesa. Partecipano inoltre il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica e il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa. Altri rappresentanti governativi, ufficiali militari di alto rango, esperti e figure di spicco nei settori scientifico, industriale ed economico possono essere invitati a seconda delle esigenze.
Leggi anche: Yamal e la mano fasciata, “Ecco perché lo fanno”: cosa dice l’esperto


Ruolo e incontri periodici
Il Consiglio è lo strumento principale attraverso il quale il Presidente della Repubblica acquisisce informazioni sulle posizioni del Governo in materia di sicurezza e difesa, permettendogli di esercitare il proprio ruolo di garanzia costituzionale. Funziona come forum istituzionale per il confronto tra i vari attori responsabili delle politiche di difesa e sicurezza, promuovendo un dialogo preventivo e un approccio sinergico alle decisioni strategiche. Il Presidente della Repubblica convoca il Consiglio almeno due volte all’anno, stabilendo l’ordine del giorno e presiedendo le riunioni. Gli esiti delle sedute sono documentati in verbali riservati, mentre le principali conclusioni vengono comunicate attraverso note stampa ufficiali. La gestione operativa è affidata al Segretario del Consiglio, supportato da una segreteria specializzata presso il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica.