
“La moglie del ministro salta la fila”: la denuncia e le polemiche. Come si giustifica lui – L’episodio che coinvolge Olga Sokhnenko, moglie del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha suscitato un acceso dibattito pubblico in merito all’utilizzo dei privilegi da parte di figure istituzionali. L’accusa è stata mossa dall’attore Luca Zingaretti, il quale ha denunciato tramite Instagram il presunto utilizzo della scorta ministeriale da parte della donna per saltare la fila al check-in del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino, la mattina del 15 luglio.

“La moglie del ministro salta la fila”: la denuncia e le polemiche. Come si giustifica lui
L’attore Luca Zingaretti, presente tra i passeggeri in attesa, ha riferito che la scorta avrebbe aperto il passaggio tra le persone in coda, permettendo così alla moglie del ministro e al figlio di accedere direttamente al banco per l’imbarco dei bagagli. I voli interessati sarebbero stati quelli in partenza da Aeroitalia, con possibili destinazioni verso Cagliari, Palermo, Catania o Olbia. In quei momenti, il ministro era accanto alla famiglia, impegnato in una telefonata. La denuncia di Zingaretti è diventata subito virale sui social network, generando una discussione diffusa e alimentando polemiche sulla presunta mancanza di rispetto delle regole e dei comuni cittadini. L’attore si è espresso in modo diretto: «Non vi vergognate? Neanche per andare in vacanza? Vergognatevi», sottolineando l’arroganza percepita nell’episodio. L’accaduto è stato ripreso da diversi media nazionali, tra cui Repubblica, e ha rapidamente trovato eco tra gli utenti della rete, divisi tra indignazione e richieste di chiarimenti da parte delle istituzioni coinvolte.

Testimonianze e contesto aeroportuale
Dal personale aeroportuale non sono emerse smentite sulla dinamica segnalata. Una hostess, intervistata da Repubblica, ha dichiarato: «Ne vediamo tante, purtroppo. La prepotenza è il pane quotidiano. Ma di solito, le scorte sono rispettose». Queste parole evidenziano come simili comportamenti non siano isolati e come, talvolta, le regole vengano aggirate da chi dovrebbe dare l’esempio. Una dirigente dei servizi aeroportuali ha aggiunto: «Ricordo ancora una ex ministra che forzò una porta d’emergenza per non perdere il volo. Le regole, per alcuni, sembrano non valere». Questo tipo di testimonianze rafforza la percezione di una problematica strutturale relativa all’uso dei privilegi all’interno degli aeroporti italiani, soprattutto da parte di personalità pubbliche.
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