Morte Papa Francesco, cosa dice la profezia di Nostradamus
Perché in fondo è questo che accade. La sede vacante non è solo un termine canonico. È un tempo sospeso, una parentesi che apre la porta a interrogativi profondi: chi sarà il prossimo Papa? Continuerà la linea di Francesco o imboccherà un’altra strada? Saprà reggere l’urto con un mondo in rapido cambiamento, segnato da guerre, crisi ambientali, scandali e perdita di vocazioni? (continua a leggere dopo le foto)

Il senso di attesa, di solitudine
In questa fase di transizione, le profezie diventano uno specchio: non parlano tanto del futuro quanto delle paure del presente. Nostradamus e Malachia tornano in scena perché raccontano quello che spesso non abbiamo il coraggio di dire ad alta voce: che abbiamo bisogno di una guida, di simboli, di qualche certezza in mezzo al disordine. E quando muore un Papa come Francesco – un Papa che ha incarnato il cambiamento, il dialogo, l’apertura – è normale che ci si interroghi su ciò che viene dopo. Le profezie, vere o false che siano, non fanno che amplificare quel senso di attesa. Perché, in fondo, anche il vuoto fa rumore.