Pallavolista morta, ecco con chi era al telefono prima della tragedia – In attesa di avere i risultati dell’autopsia, proseguono senza sosta le indagini degli inquirenti per ricostruire le ultime ore di vita di Julia Ituma, la giovane atleta morta il 13 aprile ad Istanbul. La ragazza, lo ricordiamo, è deceduta a seguito di una caduta dal sesto piano dell’hotel in cui alloggiava assieme alla squadra di pallavolo dell’Igor Novara.
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Julia Ituma, tutti i misteri dietro la morte
Nel mirino delle forze dell’ordine non soltanto i video delle telecamere di sicurezza della struttura alberghiera di Istanbul: le autorità turche infatti stanno analizzando in queste ore il telefono di Julia Ituma per capire se la morte della ragazza possa essere stata determinata da un gesto volontario. Secondo quanto rivelato da alcuni quotidiani la giovane poco prima di perdere la vita avrebbe parlato al cellulare, mercoledì sera, con un amico che avrebbe poi inviato messaggi di allarme alla compagna di stanza, la spagnola Lucia Varela Gomez, scrivendole: “Non è tranquilla”. (continua a leggere dopo le foto)
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Julia Ituma morta: con chi era al telefono prima della tragedia
A proposito degli interrogativi degli inquirenti scrive “Open”: “Era al telefono con l’amico che, specificano le compagne di squadra, ‘non era un fidanzato’. Il ‘Resto del Carlino’ oggi parla anche di un biglietto d’addio scritto in inglese trovato nella camera della ragazza. Le indagini della polizia si concentrano sullo smartphone sequestrato. Mentre probabilmente l’amico della ragazza verrà sentito in Italia per raccontare cosa si sono detti”. E ancora: “Il colloquio sarebbe durato diversi minuti. Al termine l’amico ha contattato alcune amiche di Julia perché allarmato: non riusciva più a collegarsi con Julia”. (continua a leggere dopo le foto)
Le parole forti della madre della pallavolista
Dalle immagini, girate dal circuito interno del Volley Hotel, si può vedere Julia Ituma camminare nel corridoio nervosamente. Ad un tratto il video mostra la giovane sedersi a terra, con la testa appoggiata alle ginocchia, prima di rientrare in camera. Quella stessa sera l’atleta avrebbe detto alle compagne di non sentirsi bene. Secondo il quotidiano turco Hurriyet, prima di morire avrebbe scritto “arrivederci” nel gruppo WhatsApp della squadra. Chi non crede all’ipotesi del suicidio è la madre della giovane, la signora Elizabeth, che ora si trova ad Istanbul. La mamma di Julia e la zia stanno completando le pratiche per riavere al più presto la salma della giovane pallavolista. La donna ha rivelato a «Repubblica» che la polizia turca ha cancellato dallo smartphone della figlia tutto quello che c’era dentro. Il cellulare lo ha ricevuto dall’ambasciata italiana: «Io l’ho visto. Era completamente vuoto. L’ho acceso ma dentro non c’era più niente. Cancellati sms, messaggi, la rubrica. Anzi, non c’era proprio Whatsapp. Gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto per capire con chi ha parlato prima di morire. Ma voglio farlo anche io. Ne ho diritto. Invece mi ritrovo un telefono vuoto».
