Papa Francesco attaccato dopo la morte da Viganò
Secondo Viganò, il problema non è affatto risolto con la morte del Papa. «Se questo non-papa e anti-papa non potrà più nuocere al Corpo Mistico, nondimeno rimangono i suoi eredi», scrive l’arcivescovo. E con “eredi” non si riferisce solo ai cardinali progressisti, ma anche a quella parte del clero conservatore che, a suo dire, non ha avuto il coraggio di opporsi a Bergoglio quando era in vita. «Si organizzano da tempo per assicurare un continuatore della rivoluzione sinodale e della destrutturazione del Papato», scrive. Un passaggio particolarmente duro riguarda proprio i cardinali che ora dovranno partecipare al conclave: «È su costoro che grava la maggiore responsabilità per gli esiti del prossimo conclave». (continua a leggere dopo le foto)

Un messaggio che divide
Le parole di Viganò sono il riflesso più estremo di un fronte sotterraneo che non ha mai accettato l’elezione di Francesco e che oggi tenta di influenzare il futuro della Chiesa in un momento di grande incertezza. Non è la prima volta che l’ex nunzio solleva accuse gravi, ma il tempismo segna un nuovo livello di tensione. Il rischio è che, proprio nel momento in cui i fedeli si raccolgono nel lutto e nella preghiera, il dibattito interno si trasformi in una frattura sempre più profonda.