Controlli e ripartenza dopo poche ore
Dopo i controlli tecnici effettuati sul posto, l’allarme si è rivelato un falso positivo. L’episodio, seppur gestito con la massima attenzione, non ha comportato la chiusura delle piste né rallentamenti al traffico aereo dello scalo milanese. Il volo U23775 è stato autorizzato a ripartire circa due ore più tardi, con i passeggeri a bordo che hanno potuto proseguire il loro viaggio verso le Isole Canarie. “La sicurezza dei passeggeri è sempre la nostra priorità”, ha dichiarato un portavoce di EasyJet, sottolineando l’efficienza delle procedure adottate. (Continua dopo le foto)

Un caso raro, ma non isolato
Situazioni come quella verificatasi a Malpensa sono rare ma non inedite. In casi di allarme fumo, anche in assenza di segni visibili, i protocolli delle compagnie aeree e degli aeroporti internazionali impongono il rientro immediato per accertamenti. “Il comandante ha fatto esattamente ciò che doveva: tutelare la sicurezza di tutti a bordo”, spiegano fonti aeroportuali. È ancora in corso l’analisi tecnica per determinare cosa abbia potuto attivare il sensore di fumo, anche se l’ipotesi prevalente è quella di un guasto elettronico o un malfunzionamento temporaneo del sistema di rilevamento. L’atterraggio d’emergenza si è svolto in modo regolare e senza disagi per gli altri voli. L’efficienza dell’intervento e la prontezza dei servizi aeroportuali hanno permesso un ritorno alla normalità in tempi rapidi, evitando l’effetto domino di ritardi e cancellazioni.