Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Come stabilito dal DL 4/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale. In quest’ultimo periodo è stata pubblicata la relazione annuale del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, su Rdc: vediamo i dati registrati. (Continua a leggere dopo la foto)
Reddito di cittadinanza,
Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale. In questi giorni è stata postata la relazione annuale del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sul Rdc. Di poco più di 2 milioni di percettori del Reddito di cittadinanza in età lavorativa, risulta occupato solo il 20% dei beneficiari. Il 23% dei lavoratori guadagna meno di 780 euro al mese. I lavoratori dipendenti che percepiscono meno di 9 euro lordi l’ora in Italia sono 3,3 milioni. Questi i dati registrati nella relazione come riportato da Qui Finanza. Il Reddito si fonde con un altro tema importate: quello del salario minimo. Su questo argomento ci sarà la norma a cui sta lavorando il ministro Orlando che lo lega al trattamento economico complessivo dei contratti maggiormente rappresentativi per ogni settore. Vediamo nel frattempo il suo commento alla relazione dell’Inps. (Continua a leggere dopo la foto)
Il commento del ministro Orlando
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha commentato la relazione dell’Inps sul Reddito di cittadinanza, rimarcando come da un lato “si sia sensibilmente ridotto il numero dei beneficiari” della misura e inoltre, che questi “non scappano dal mercato del lavoro”. Tale sostegno, secondo il ministro, ha “evitato a un milione di persone di essere risucchiata nel vortice della povertà assoluta. È una platea monitorata con particolare attenzione per individuare aree di possibile ulteriore intervento dell’azione pubblica di sostegno; non solo economico ma di reinserimento sociale”.