Il bilancio dei danni e la lenta ripartenza
Secondo quanto riferito dall’AEMET, l’agenzia meteorologica statale spagnola, il peggio dovrebbe essere ormai alle spalle. L’allerta resta comunque attiva, ma si tratta di una fase di monitoraggio, con la speranza che le precipitazioni più violente siano già passate. Intanto si cominciano a contare i danni. Negozi, garage, scantinati e interi piani terra invasi dal fango, soprattutto nei quartieri più esposti. I residenti hanno iniziato a spalare, aiutandosi come possono, mentre sui social si moltiplicano i video delle inondazioni: l’acqua che scorre come un torrente lungo le strade, automobili galleggianti, finestre esplose dalla pressione.

I cittadini si rimboccano le maniche
Come sempre accade in questi casi, sono i cittadini i primi a mettersi all’opera. Armati di secchi, pale e stivali, provano a riportare alla normalità ciò che poche ore prima era routine. Alcuni bar del lungomare di Sitges sono stati completamente invasi dal fango, con tavoli e sedie trascinati via dalla corrente. Stessa sorte per alcuni negozi del centro di Calafell. I vigili del fuoco e la protezione civile sono intervenuti in decine di operazioni di soccorso, ma la vastità delle zone colpite ha reso difficile coprire tutto in tempo reale. Non si registrano vittime, ma il conto dei danni sarà salato, e la paura che la DANA possa tornare a colpire è più viva che mai.