Prevost, perché è forte il richiamo alla Rerum Novarum
Ma il nuovo pontefice non si è fermato al passato remoto. Ha voluto anche rendere omaggio a Leone XIII, il papa della modernità, colui che nella seconda metà dell’Ottocento affrontò con coraggio i cambiamenti epocali portati dalla Rivoluzione industriale. Leone XIII è ricordato soprattutto per l’enciclica Rerum Novarum, testo fondamentale nella dottrina sociale della Chiesa, che per la prima volta si occupava in modo sistematico delle condizioni dei lavoratori, della dignità del lavoro e della giustizia sociale. E proprio su questo punto si innesta una delle priorità del pontificato appena iniziato. «Papa Leone XIV ha detto chiaramente che uno degli aspetti più importanti della sua missione sarà l’attenzione alla dignità umana», riferisce il cardinale Filoni. «Ha ribadito con forza che senza lavoro la dignità umana si perde. Questo sarà un tema centrale del suo pontificato».

Le parole del cardinale Filoni
Non si tratta solo di parole. La scelta di ispirarsi a due papi che hanno affrontato, in epoche diverse, crisi e trasformazioni drammatiche, suggerisce una visione ben precisa: quella di un pontificato chiamato a governare le complessità del nostro tempo, tra guerre, diseguaglianze, cambiamenti climatici e rivoluzioni tecnologiche. E che vuole farlo recuperando il senso profondo della missione pastorale della Chiesa: essere accanto all’uomo, soprattutto quando è fragile, solo o sfruttato. Il cardinale Filoni, testimone diretto di questi primi giorni del nuovo papato, sottolinea anche un elemento più umano, ma non meno importante: il calore e l’empatia percepiti nella figura di Papa Leone XIV. «Ci ha colpito la sua capacità di ascoltare, il suo modo semplice ma intenso di comunicare. C’è qualcosa di profondamente rassicurante nella sua presenza. È una scelta che ci ha lasciati davvero contenti», ha concluso Filoni.