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Reddito di Cittadinanza, può usufruirne anche chi lavora: come funziona

Chi può richiedere il Reddito di Cittadinanza? In pochi sanno che è possibile ricevere il contributo dall’Inps anche se si è lavoratori. Lo scopo di tale agevolazione è quello di dare un aiuto economico alle famiglie che dispongono di redditi bassi. il richiedente quindi non deve essere per forza in uno stato di disoccupazione: vediamo i dettagli.

Reddito di Cittadinanza e lavoro: cosa c’è da sapere

Tra i requisiti per presentare la domanda per il Reddito di Cittadinanza non c’è lo stato di disoccupazione. Il richiedente del contributo quindi può essere anche un lavoratore. In particolare, chi vuole presentare la domanda per il Reddito di Cittadinanza dovrà essere cittadino italiano o comunitario o di uno Stato Extra UE con permesso di soggiorno di lungo periodo e avere un ISEE inferiore a 9.360 euro. Inoltre ci sono dei paletti anche riguardo ai beni posseduti. Il patrimonio immobiliare non deve superare i 30.000 euro, esclusa la prima casa, e quello mobiliare i 6.000 euro. Sono anche esclusi dal beneficio coloro che sono intestatari di autoveicoli immatricolati negli ultimi 6 mesi o a 24 mesi se > 1600 cc. o moto > 250 cc. (eccetto agevolazioni per disabilità).

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Reddito di Cittadinanza anche per alcuni lavoratori

Pochi sono a conoscenza del fatto che il Reddito di Cittadinanza può essere percepito anche da coloro che lavorano. Questo perché uno dei requisiti riguarda l’ISEE, che deve essere inferiore a 9.360 euro. Pertanto, se si dimostra di avere un ISEE inferiore a questa soglia, è possibile presentare la domanda per richiedere il Reddito di Cittadinanza. Inoltre i requisiti non escludono dalla platea dei beneficiare anche i titolari di Partita IVA. Dunque tale beneficio economico è compatibile sia con chi svolge un lavoro dipendente sia con chi è titolare di Partita IVA sia con chi percepisce l’indennità Naspi. L’unico paletto è quello del reddito del nucleo familiare che non deve superare i 9.360 euro.

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