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Roma, proteste degli studenti sulle regole alternanza scuola-lavoro: scontri e feriti

In questi giorni sulle pagine della cronaca nera italiana si è parlato moltissimo di Lorenzo Parelli, il ragazzo di soli 18 anni che lo scorso 21 gennaio 2022 è uscito di casa per andare a lavorare senza più fare ritorno, vittima di un incidente durante il suo ultimo giorno di tirocinio a Castions di Strada, in Friuli Venezia-Giulia. Diversi studenti hanno organizzato una manifestazione a Roma per ricordarlo, ma in pochissimo tempo il tutto si è trasformato in una vera e propria protesta sulle regole alternanza scuola-lavoro. Inevitabile lo scontro con la Polizia. Si sono registrati anche diversi feriti. (Continua dopo la foto)

Roma, proteste degli studenti sulle regole alternanza scuola-lavoro: scontri e feriti

Dopo la morte di Lorenzo, un gruppo di studenti di Osa ha organizzato un vero e proprio flash mob di protesta nella tarda serata di domenica 23 gennaio 2022 davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma. I numerosi studenti, che si erano radunati al Pantheon, nel tentativo di raggiungere il Miur oltrepassando i blocchi della Polizia, si sono scontrati con le Forze dell’Ordine, che presidiavano la protesta. Gli agenti, in tenuta anti sommossa, hanno tentato con due cariche di alleggerimento di sciogliere il corteo non autorizzato. Nonostante ciò i manifestanti hanno  raggiunto il Ministero dell’Istruzione. Diversi i ragazzi rimasti feriti.

In una nota, diffusa in rete, come riportato da Roma.it, gli studenti di Osa hanno dichiarato: «Nonostante le cariche, nonostante la repressione gli studenti si conquistano il corteo e arrivano al Miur. Sappiamo chi sono i responsabili della morte di Lorenzo. La nostra mobilitazione continua, per il blocco dell’alternanza e per far ripartire la lotta degli studenti in tutta Italia a partire dall’assemblea nazionale del 5 febbraio della lupa_scuole in lotta». (Continua dopo la foto)

Il video scioccante su Facebook

Sulla pagina Facebook di Maurizio Acerbo (vai al profilo) è stato pubblicato un video scioccante dello scontro tra manifestanti e Forse dell’Ordine. Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, ha commentato il tutto con un lungo messaggio (vai al post): «Il presidio davanti al Pantheon di centinaia di studenti per protestare dopo la morte del diciottenne Lorenzo Parelli è stato caricato pesantemente dalla polizia. Due studenti feriti pesantemente alla testa colpiti dai manganelli. È questa la risposta del governo Draghi a ragazze e ragazzi indignati per la morte di un coetaneo. Nostri militanti sono in piazza con gli studenti e ci hanno comunicato cosa sta accadendo».

Poi sempre attraverso il post ha aggiunto: «Auspichiamo che la protesta si allarghi perché non si può morire di scuola e lavoro. Va abolita la legge che ha istituito l’alternanza scuola lavoro e previsto che la formazione professionale si possa fare lavorando gratis nelle aziende. Condanniamo le cariche ingiustificate e chiediamo che sia garantito il diritto costituzionale a manifestare. Gli studenti si sono spostati in corteo verso il MIUR. Non ci sono diritti senza lotta. Ci vorrebbe uno sciopero nazionale».

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