Caldo record anche in Asia centrale e Siberia
L’ondata non ha risparmiato il resto dell’Asia centrale. Anche Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan hanno fatto segnare temperature superiori ai 40°C, evidenziando una dinamica climatica diffusa su scala regionale. Ma il dato più allarmante arriva dalla Siberia, dove sono stati rilevati 36,6°C, una vera e propria anomalia climatica per una delle aree solitamente più fredde del pianeta.
Queste temperature fuori scala mostrano quanto il riscaldamento globale stia modificando gli equilibri climatici a livello planetario. Zone che un tempo registravano massime estive miti si trovano oggi a combattere con picchi desertici, con gravi ripercussioni sulla biodiversità, sulla produzione agricola e sulle risorse idriche.
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Emergenza climatica: salute, agricoltura e infrastrutture sotto stress
Gli esperti climatologi non hanno dubbi: l’origine di questi eventi estremi è da ricondurre direttamente al cambiamento climatico antropico, con l’aumento delle emissioni globali di gas serra. Il riscaldamento dell’atmosfera rende le ondate di calore più frequenti, più intense e più durature, mettendo sotto stress interi sistemi economici e sanitari.
Le conseguenze sono già evidenti: emergenze sanitarie, crolli della produzione agricola, razionamenti dell’acqua e impatti devastanti sulla fauna selvatica. Gli esperti mettono in guardia: «Queste temperature sono solo l’inizio di ciò che ci attende se non verranno prese misure drastiche per contenere le emissioni globali». La crisi climatica non è più un rischio futuro: è una realtà in corso. E l’asfalto che ribolle sotto il sole in Cina ne è l’immagine più eloquente.