La coincidenza con i colloqui Russia-Ucraina: simbolica o inquietante?
Il terremoto è avvenuto nel giorno in cui, a Istanbul, ha preso il via un incontro atteso da mesi: i primi colloqui ufficiali tra la delegazione ucraina guidata da Volodymyr Zelensky e quella russa. Un confronto delicato, volto a gettare le basi per un possibile cessate il fuoco e tentare di porre fine a un conflitto che dura ormai da oltre due anni.
La coincidenza temporale tra l’apertura dei colloqui e la scossa sismica ha dato vita a un’ondata di reazioni social e mediatiche, tra chi ci vede un segnale della natura e chi semplicemente una sincronia inquietante. Ma resta il fatto: in una giornata già carica di tensioni politiche, si è aggiunto anche il timore per un evento naturale difficile da prevedere.
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#SONDAKİKA | Konya'da 5.2 büyüklüğünde deprem oldu. (AFAD) pic.twitter.com/l3gAWxWEVr
— BPT (@bpthaber) May 15, 2025
Turchia sotto i riflettori: diplomazia e instabilità geologica
La Turchia si ritrova dunque al centro dell’attenzione mondiale su due fronti. Da un lato, l’arena diplomatica di Istanbul, che potrebbe rappresentare l’inizio di un percorso verso la distensione tra due potenze in guerra. Dall’altro, una scossa di terremoto che riporta alla mente la vulnerabilità sismica del territorio e i precedenti tragici di eventi simili, come il devastante sisma che ha colpito il sud-est del Paese nel 2023.
Le autorità turche hanno rassicurato la popolazione, sottolineando che le strutture di emergenza sono pronte a intervenire in caso di necessità. Ma resta l’effetto di una giornata in cui tutto, letteralmente, ha tremato: i tavoli della diplomazia e il suolo stesso.