Alla fine il governo è dovuto tornare sui propri passi ed è pronto a cancellare una decisione che sembrava dover durare almeno per tutta l’estate. Stiamo parlando del ritorno all’obbligo delle mascherine per prevenire il contagio da coronavirus. Considerati i numeri degli ultimi giorni la decisione era nell’aria. Ma certo, si tratta dell’ennesimo smacco per il ministro della Salute Speranza, oggetto di pesanti critiche in queste ore. (Continua a leggere dopo la foto)
Dopo l’obbligo di utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici, tornato in vigore, a breve potrebbe arrivare un’altra brutta notizia. I dispositivi di protezione dovranno essere indossati anche nei luoghi di lavoro del settore privato, per chi è a stretto contatto con il pubblico e con i colleghi. L’ordinanza del ministro Speranza arriverà nelle prossime ore, come anticipato da La Stampa. Il tipo di mascherina che dovrà essere indossato è la Ffp2, quella che ha dire dei tecnici offre migliore protezione dal contagio. (Continua a leggere dopo la foto)
Una decisione, quella del ministro, condivisa con i tecnici. “Data l’elevata velocità di circolazione virale, è bene ricordare che si può ridurre il rischio di trasmissione del virus utilizzando le mascherine, soprattutto in presenza di grandi aggregazioni di persone”, ha detto oggi il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, durante la cabina di regia sul Covid. “Allo stesso tempo – ha ribadito Rezza – si possono proteggere le persone più fragili e più anziane
con un ulteriore dose di vaccino booster”. (Continua a leggere dopo la foto)
E’ in arrivo, dunque, l’ennesima modifica dei protocolli di comportamento nei luoghi di lavoro. Per arginare il ginepraio e mettere nelle migliori condizioni possibili imprese e lavoratori, sindacati, imprese e governo torneranno a vedersi nelle prossime settimane. “Ma i tecnici del Lavoro e soprattutto quelli della Salute stanno già mettendo a punto una bozza di documento che verrà poi sottoposta all’attenzione delle parti”, scrive ancora La Stampa.
Il 30 giugno scadono infatti i vecchi protocolli e si lavora da giorni al raggiungimento di un’intesa sulle nuove regole da adottare. L’idea dei tecnici di Speranza è quella di reintrodurre l’obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso se si è a stretto contatto con i clienti o con altri colleghi. A meno di 2 metri di distanza: significa che l’obbligo tornerà sicuramente, ad esempio, per baristi e camerieri.