Sull’Europa centro-meridionale potremmo assistere alla formazione di tornado e in Italia è la Pianura Padana, pur con le sue più modeste dimensioni rispetto alle immense distese pianeggianti americane, che si presta a fare da trampolino di lancio. A dirlo è “3bMeteo”. Nello specifico è il settore lombardo-veneto-emiliano quello su cui forse avremo fenomeni vorticosi, quelli che in genere si abbattono oltreoceano e che fanno tanta paura. (continua a leggere dopo le foto)
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Tornado in Italia, incubo per il nostro paese: ecco le regioni a rischio
Ma che cos’è un tornado? E quali sono le regioni maggiormente a rischio? Un tornado è un fenomeno meteorologico improvviso quanto violento: dove passa rade al suolo edifici di uno-due piani, sradica alberi secolari, solleva automobili, spazza via tutto ciò che incontra. Nell’epicentro del tornado il vento raggiunge i 600 chilometri l’ora e l’aria ha una pressione bassissima, inferiore ai 900 millibar. Il vortice può avere un’ampiezza di 300 metri e si sposta in linea retta coprendo tendenzialmente un percorso di una trentina di chilometri. Esso nasce durante forti temporali, è facilmente riconoscibile dalla sua forma: il tornado è un caratteristico “imbuto”, che traspare da una nube. (continua a leggere dopo le foto)


Le regioni più esposte
Sull’Europa centro-meridionale c’è pericolo che possano verificarsi dei violenti tornadi. E l’Italia non è esclusa, come spiega “3bmeteo”. Le regioni più a rischio sono il Veneto (soprattutto vicentino, trevigiano e veneziano ) e il Friuli Venezia Giulia, in particolare le alte pianure. A seguire Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria. Hanno da temere anche la Puglia (specie il Salento), il Lazio, la Toscana, la Sicilia e infine la Campania. (continua a leggere dopo le foto)

Che cos’è un tornado
Per la misurazione dell’intensità dei tornado, come ricorda sempre “3bmeteo” viene utilizzata la Scala Fujita che varia dal grado 0 (debole) al grado 5 (catastrofico), dal nome del professore dell’Università di Chicago che l’ha ideata nel 1971. La forza media raggiunta da noi è tra 0 e 3, fatta eccezione per pochi casi. Una tromba d’aria mediamente dura dai 5 ai 15 minuti, ma in alcuni casi, in relazione alla sua intensità, può arrivare a durare anche più di un’ora. Leggi anche l’articolo —> Italia nel baratro, quando arriva la catastrofe: la profezia di Massimo Cacciari