SOCIAL. Mr Rain svela finalmente il motivo del suo nome. Infatti che il cantante in gara al Festival di Sanremo 2023 ha risposto alla domanda di Platinette nel programma di Marco Liorni Italia Sì! Ecco quindi perché so chiama così
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Mr Rain: svelato il significato del suo nome
Mr Rain, concorrente di Sanremo 2023, svela su Rai Uno il significato del suo nome d’arte. Il cantante classe 1991 risponde a questa domanda a Platinette durante il programma Italia Sì! di Marco Liorni. Confessa quindi perché sceglie di chiamarsi con quello che in italiano suonerebbe come ‘Il signore della pioggia’. Il motivo è piuttosto bizzarro: l’artista, il cui vero nome è Mattia Balardi, scrive le sue canzoni solo quando piove. Il meteo influisce sulle sue composizioni musicali. Da qui la decisione di chiamarsi Mr Rain. Una spiegazione già fornita qualche tempo fa a Tv Sorrisi e Canzoni: “Io lavoro d’inverno, d’estate porto avanti le intuizioni. Questo spiega il mio nome”.
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La canzone di Sanremo spopola in tutta la nazione
Intanto la canzone di Mr Rain portata a Sanremo 2023 sta spopolando e infatti questo brano dal nome Supereroi arriva al cuore di tuti. Tra gli estimatori di questa canzone c’è anche don Fortunato di Noto, il sacerdote che da anni sta dalla parte dei bambini, che combatte contro la pedofilia e aiuta le persone che soffrono con la sua associazione Meter. Don Fortunato di Noto ha sentito il desiderio di scrivere al cantante per ringraziarlo. «Per prima cosa ho apprezzato che abbia portato sul palco dell’Ariston dei bambini. Li ha coinvolti come protagonisti, quando troppe volte sono considerati solo un pubblico da impressionare con comportamenti infantili e sguaiati, mentre i bambini hanno bisogno di adulti seri e responsabili. Inoltre la voce dei bambini rappresenta la voce di tanti bambini, di quelli che ho conosciuto e di quelli che vorrei incontrare per dirgli: non siete soli. Poi mi ha colpito il messaggio: tutti abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri per ritrovare il valore dell’umanità. Soprattutto oggi dove l’estremo individualismo è vissuto quasi come una religione».