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Morte Andrea Purgatori, colpo di scena nell’inchiesta: chi l’avrebbe ucciso

PERSONAGGI TV. Come è realmente morto Andrea Purgatori? È una domanda che continua a tormentare, anche a distanza di due mesi dalla scomparsa di questo illustre giornalista. Il suo decesso è stato avvolto da un mistero che sembra uscito direttamente dalle pagine di uno dei suoi stessi reportage investigativi.

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ANDREA PURGATORI GIORNALISTA

Andrea Purgatori: il colpo di scena

L’ultimo sviluppo in questa storia avvincente è l’annuncio di un incidente probatorio che avverrà nei prossimi giorni. Tale incontro coinvolgerà consulenti della procura e delle parti interessate nell’analisi delle perizie svolte dopo l’autopsia, la quale è stata eseguita il 26 luglio presso il Policlinico di Tor Vergata. Il professor Luigi Marsella, dell‘istituto di medicina legale di Tor Vergata, aveva concluso che la causa della morte di Andrea Purgatori fosse un “collasso cardiopolmonare”. Tuttavia, le indiscrezioni circolate poco dopo hanno messo in dubbio questa diagnosi, sostenendo che non vi fossero metastasi al cervello, contrariamente a quanto affermato inizialmente.

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Inoltre, si è sollevato un interrogativo sulla validità dei pesanti cicli di radioterapia al cervello a cui il giornalista si era sottoposto. Questi cicli, secondo alcune fonti, non solo erano inutili, ma avevano anche inflitto ulteriori danni a un corpo già debilitato. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano, sta attualmente indagando su due professionisti della clinica romana Pio XI, il medico Gianfranco Gualdi e il tecnico di laboratorio Claudio di Biasi, accusati di omicidio colposo. Non è escluso che i consulenti incaricati possano richiedere ulteriori consulenze tecniche, il che potrebbe protrarre ulteriormente i tempi delle indagini.

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La storia dei fatti

Per comprendere appieno questa tragica vicenda, è necessario fare un passo indietro. Il 24 aprile, Andrea Purgatori si era recato in una clinica privata di Roma, Villa Margherita, per sottoporsi a controlli di routine a causa della crescente stanchezza che lo affliggeva. Gli esami avevano rilevato parametri fuori norma, il che aveva spinto il giornalista a cercare una seconda opinione presso la clinica Pio XI, dove è stata formulata la diagnosi che ha gettato una lunga ombra sulla sua salute: una forma tumorale diffusa, coinvolgente polmoni e cervello.

Di conseguenza, è stata avviata una massiccia radioterapia, ma nonostante gli sforzi e le cure, le condizioni di Andrea Purgatori si sono aggravate. Una Tac eseguita presso Villa Margherita aveva smentito la presenza di metastasi al cervello, confermata anche da un’ulteriore risonanza effettuata in un’altra struttura medica. Tuttavia, la sua salute è precipitata inesorabilmente, e il giornalista è scomparso il 19 luglio scorso all’età di settant’anni, poco dopo il ricovero presso il Policlinico Umberto I.

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