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Giallo di Garlasco: il cuscino spostato riapre il caso

Nel cuore di uno dei casi più oscuri della cronaca nera italiana, un dettaglio dimenticato torna a far tremare certezze consolidate. È nella villetta di via Pascoli, a Garlasco, che il 13 agosto 2007 fu trovata senza vita Chiara Poggi. A distanza di quasi due decenni, le telecamere di Quarto Grado riportano l’attenzione su un particolare apparentemente banale, ma che potrebbe aprire nuovi scenari: un cuscino giallo e blu, che si trovava originariamente in cucina, viene ritrovato in soggiorno, posizionato in modo sospetto.

La trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi ha rilanciato l’ipotesi che quel cuscino potesse essere stato utilizzato per sdraiarsi, o addirittura per passare la notte sul divano. Una ricostruzione che mette in discussione la sequenza temporale del delitto, e che lascia aperte molte domande.

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Il cuscino si muove: tre giorni, due spostamenti

La stranezza non si ferma a un solo spostamento. Secondo quanto ricostruito nel programma di Rete 4, il cuscino fu rinvenuto per la prima volta nel soggiorno durante il sopralluogo iniziale, collocato come se qualcuno ci si fosse appoggiato. Ma tre giorni dopo, il 16 agosto, il cuscino appare nuovamente spostato: stavolta è sistemato in mezzo al divano, in posizione più centrale.

Una casualità legata ai rilievi tecnici? O il segno di una presenza più lunga nella casa rispetto a quanto stabilito finora? Gli investigatori stessi hanno valutato entrambe le ipotesi, ma l’ombra del dubbio è tornata ad allungarsi sulla ricostruzione ufficiale del delitto.

E se qualcuno avesse dormito lì?

La domanda lanciata da Quarto Grado è tanto semplice quanto destabilizzante: e se qualcuno avesse passato la notte nella villetta?
L’idea che l’assassino si sia trattenuto a lungo dopo l’omicidio, magari dormendo sul divano, cambia radicalmente la visione dei fatti. Significherebbe riscrivere gli orari, le ipotesi sul movente, persino il comportamento dell’assassino.

Chi poteva trovarsi sul divano quella notte? E con quale intenzione? Lo spostamento del cuscino apre uno spiraglio su un possibile utilizzo dell’ambiente domestico che fino ad oggi non era stato considerato in modo così approfondito.

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