Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Sinner-Djokovic, l’allarme a poche ore dal match: cosa succede

Le semifinali di Wimbledon 2025 segnano un passaggio epocale nel tennis: la generazione dei nuovi leader è pronta a prendersi il centro della scena contro chi, fino a ieri, dettava le regole. Jannik Sinner sfida per la terza volta sull’erba dei Championships Novak Djokovic, in un confronto che sa di passaggio di testimone. Dall’altra parte, Carlos Alcaraz, dominatore di questa stagione, incontra il potente ma classico Taylor Fritz. Due partite che non sono solo sfide tecniche, ma anche narrazioni simboliche, in cui si gioca il presente e il futuro del tennis.

Leggi anche: Lutto enorme per l’Italia, la triste notizia poco fa

Sinner contro Djokovic: l’erba come campo di riscatto

Venire a capo di Djokovic è stata una delle prime ossessioni sportive di Jannik Sinner. Una sfida iniziata nel 2022 proprio a Wimbledon, quando l’italiano si illuse di aver cambiato passo dopo un match tirato fino al quinto set. Ma le parole di Novak, pronunciate a bordo campo, gelarono ogni entusiasmo: “Impatta bene, ma non detta il gioco. Non mi costringe a uscire dai miei piani”, disse il serbo, con una lucidità che suonava come una sentenza.

Da allora Sinner ha cambiato tutto, ascoltando quella che sembrava una bocciatura e trasformandola in motivazione. Oggi arriva alla semifinale con 5 vittorie negli ultimi 6 confronti diretti con il serbo, e con l’aria di chi ha imparato a giocare non solo alla pari, ma spesso meglio. Il campo però resta l’ultima verità, e su quello, oggi, si gioca anche la tenuta fisica di entrambi. Sinner è reduce da un problema al braccio, ma sembra in ripresa; Djokovic ha accusato un dolore al ginocchio dopo la scivolata con Cobolli, e il suo forfait all’ultimo allenamento ha alimentato dubbi sul suo stato reale. Ma Sinner ha confermato che ci sarà, non poteva essere altrimenti. “Davvero pensavate che mi potessi ritirare prima di affrontare Shelton? Non mi conoscete. Non l’avrei mai fatto. Me lo avrebbero dovuto imporre. Non sono uno che sceglie la strada più facile”, ha avvisato il tennista altoatesino.

Taylor Fritz, il “figlio di Macy’s” che vuole fare la storia

Taylor Fritz è arrivato fin qui a modo suo, tra colpi violenti e un tennis di stampo americano puro, fatto di verticalità, pochi scambi e netta ricerca della rete. Viene spesso raccontato come “uno del popolo”, anche se la sua storia personale parla di Beverly Hills, ville hollywoodiane e una mamma, Kathy May, ex top 10 e figlia del proprietario della catena Macy’s.

Dietro l’apparenza da golden boy, però, c’è un tennista che ha lavorato duro, sfidando le critiche e costruendosi da solo il cammino fino al numero quattro del ranking. Oggi si gioca una semifinale con Carlos Alcaraz, e lo fa sapendo di partire sfavorito, ma anche di avere le armi giuste per disturbare il ritmo dello spagnolo, se riuscirà a cogliere i momenti giusti.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure