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Sanremo 2024, il monologo da brividi di Giovanni Allevi emoziona l’Italia intera

News TV. Ieri sera è andata in onda la seconda serata del Festival di Sanremo. 15 cantanti in gara, presentati dai colleghi. Geolier batte tutti e si piazza al primo posto nella classifica, seguito da Irama e Annalisa. Co-conduttrice della serata, Giorgia che festeggia i 30 anni di “E poi”. Nel corso della serata, un susseguirsi di ospiti come John Travolta e il cast di Mare Fuori. Il momento più toccante è stato sicuramente il ritorno sul palco di Giovanni Allevi. Il maestro ha raccontato il suo percorso, dall’ultimo concerto, alla scoperta della malattia. Ecco cosa ha detto prima di esibirsi un un brano composto durante la degenza.

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Giovanni Allevi

Giovani Allevi, due anni dalla malattia

Grandissime emozioni quelle regalate da Giovanni Allevi, che ha raccontato la sua esperienza con la malattia con cui combatte da due anni. “Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa”, così, davvero senza girarci intorno, Giovanni Allevi nel 2022 comunicò via social di dover sospendere i suoi impegni lavorativi a causa della sua malattia, il mieloma multiplo.

“Sarà qualcosa di particolare, che va al di là della musica“, ha detto Amadeus sulla presenza di Allevi al festival. “Tocca le corde del sentimento di una persona che io ammiro non solo musicalmente parlando ma anche umanamente. Allevi ha fatto il suo ingresso sul palco, con un cappello nero e dei ricci grigi che spuntano. Il musicista ha parlato a lungo, ha raccontato come ha scoperto la malattia, ma di non essersi perso d’animo. ha ringraziato i medici che lo hanno preso in cura e poi, si è seduto al piano e, per la prima volta da molto tempo ha suonato in pubblico dal vivo un suo brano. (continua dopo la foto)

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Giovanni Allevi

Il monologo da brividi di Giovanni Allevi

All’improvviso mi è crollato tutto” ha iniziato così il suo monologo a Sanremo 2024 Giovanni Allevi. “Non suono più un pianoforte davanti a un pubblico da quasi due anni. All’ultimo concerto alla Concert House di Vienna il dolore alla schiena era così forte che all’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dalla sedia. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima, ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo. Ho perso molto, il mio lavoro, i miei capelli ma non la speranza e la voglia di immaginare

Era come se il dolore mi porgesse anche degli inaspettati doni. Quali? Vi faccio un esempio. Non molto tempo fa prima che accadesse tutto questo durante un concerto in un teatro pieno ho notato una poltrona vuota, mi sono sentito mancare eppure all’inizio ho suonato con 10-15 persone in una sala vuota ed ero felicissimo. Oggi non so che darei per suonare davanti a 15 persone. I numeri non contano. Sembra paradossale detto da qui (ride, ndr.) Perchè ognuno di noi e voi è unico e irripetibile e a suo modo infinito.” La malattia gli ha fatto scoprire la bellezza del creato: “Le sfumature di alba e tramonti con il rosso che cambia“. Allevi ringrazia poi il personale sanitario e alla ricerca scientifica. Poi chiama l’applauso per i tanti pazienti grandi e piccoli come lui che chiama “guerrieri, magari troviamo un altro termine ma a me viene solo guerrieri“. Si commuove pensando ai genitori dei piccoli guerrieri: “Come promesso vi ho portato tutti con me qui sul palco, anime splendenti esempio di vita autentica”. (continua dopo la foto)

“Ancora un dono, ma quanti sono…-continua il maestro-quando tutto crolla e resta solo l’essenziale, il giudizio che arriva dall’esterno non conta più E come intuisce Kant alla fine della Critica della ragion pratica, il cielo stellato può continuare a volteggiare nelle sue orbite perfetto possono essere immerso in una condizione di continuo mutamento eppure in me c’è qualcosa che permane ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono e se è così, cosa sarà un giudizio esterno. Voglio accettare il nuovo Giovanni “ e si toglie il cappello mostrando i capelli ricci brizzolati.

“Per ringraziarvi, e per dare speranza a tutti quelli che stanno lottando, suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Ho due vertebre fratturate la d10 e la l1 adesso ne conosco il nome tecnico e il formicolio e tremore alle dita neuropatia cognitiva. – spiega- Però come dissi in quell’ultimo concerto a Vienna suonerò con tutta l’anima“. Si esibisce con Tomorrow “perché domani per tutti noi ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello”. E tutti applaudono alla fine della sua emozionante esibizione. 

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