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Il terribile annuncio su Draghi in diretta a “Controcorrente”: cos’è successo

Siamo ai titoli di cosa? Le ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte, leader del M5s, di fatto hanno aperto la crisi di governo. «Non siamo disponibili a concedere cambiali in bianco, le dichiarazioni di intenti non bastano», ha detto il leader M5s, definendo «insufficienti» le aperture del premier. Tanti concordano nel dire che qualunque cosa accada il governo Draghi è morto. Tra questi Alessandro Sallusti, direttore di «Libero», ospite in collegamento a «Controcorrente», il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4. (continua a leggere dopo le foto)

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Il terribile annuncio su Draghi in diretta su “Controcorrente”

La fine della legislatura si avvicina. Mario Draghi già oggi potrebbe rassegnare le sue dimissioni. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di non votare la fiducia sul decreto Aiuti e uscirà dall’Aula. A confermarlo direttamente Giuseppe Conte al termine di una giornata surreale. E di tutto questo si è parlato al programma di Rete 4 «Controcorrente». (continua a leggere dopo le foto)

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Le parole del direttore Sallusti

A fare il punto sulla situazione, come dicevamo in apertura, c’era Alessandro Sallusti. Il giornalista ha spiegato con franchezza: “Non credo ci sia un punto politico su cui trovare il compromesso, perché altrimenti lo avrebbero già trovato. Può essere che in zona Cesarini salti fuori un punto di convenienza. Ma a quel punto cambierebbe, il governo Draghi muore stasera. Sia che domani mattina non ci sia più, sia che domani mattina per qualche misterioso motivo, appunto, di convenienza ci sia. Questo non è un bene, andare avanti a governare con un governo che in realtà non c’è. In ogni caso oggi si chiude una storia”, le osservazioni del direttore di «Libero». Per il governo insomma è finita. (continua a leggere dopo le foto)

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Decreto Aiuti, M5s non voterà la fiducia

Conte parlando con i suoi parlamentari ha ripetuto ieri sera: «Non possiamo che agire con coerenza e linearità, i cittadini non comprenderebbero una soluzione diversa», aggiungendo poi che se Draghi ha annunciato «un corposo decreto a fine luglio, questo è uno snodo politico importante, ammette indirettamente quello che il M5s diceva da tempo, che gli aiuti stanziati non sono sufficienti. Sono una soluzione tampone». E ancora: «Siamo assolutamente disponibili a dialogare e dare un nostro contributo costruttivo a questo governo e al premier Draghi ma non siamo però disponibili, non per arroganza ma per sensibilità verso famiglie e imprese, a dare una cambiale in bianco», ha insistito Conte. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore. Leggi anche l’articolo —> “Non è l’Arena”, Giletti criticato per aver condotto il talk dalla Russia: Cairo lo difende

 

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