Cattelan e la Rai: un addio che non è un addio definitivo
Nonostante il congedo dalla Rai sembri ormai realtà, Cattelan non chiude del tutto la porta a un ritorno. Anzi, lo dice apertamente: “A volte i ‘no’ sembrano definitivi, ma ci si lavora. Possono tornare a essere dei ‘sì’”. Una frase che racconta tanto del suo approccio alle difficoltà, fatto di pazienza, realismo e apertura mentale. La stessa che ha mostrato dopo la co-conduzione della finale di Sanremo, esperienza che aveva illuso molti sulla possibilità di una definitiva consacrazione sulla tv pubblica.
Oggi, invece, il futuro professionale di Cattelan si gioca altrove. E se Mediaset ha già testato un pilota in collaborazione con Fascino, resta solo da capire se questa pista potrà diventare qualcosa di concreto.
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Cattelan tra ironia e consapevolezza: il linguaggio che manca alla TV generalista
Con la sua capacità di parlare a pubblici diversi, con garbo ma senza mai prendersi troppo sul serio, Cattelan è sempre stato percepito come una delle figure più moderne della televisione italiana. Eppure, proprio quel linguaggio più fluido e meno “ingessato” pare ancora poco compatibile con le logiche dei grandi network generalisti.
La sua uscita dalla Rai, letta alla luce del presente, è più che un addio: è la presa di coscienza che i tempi stanno cambiando e che la televisione, se vuole restare rilevante, dovrà cambiare con loro. In questo senso, Alessandro Cattelan non fugge da qualcosa, ma va incontro al suo tempo. E lo fa, come sempre, con leggerezza e visione.