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Aurora Ramazzotti, una canzone di sfogo contro gli haters: il video

Aurora Ramazzotti sbotta contro gli haters e sul suo profilo TikTok pubblica una sua canzone rap. La ragazza ha scelto questo modo per rispondere ai tanti che si scagliano contro di lei solo per essere figlia del cantante Eros Ramazzotti e della conduttrice Michelle Hunziker. Negli anni Aurora ha imparato a non dare peso alle parole dei cosiddetti “leoni da tastiera” rispondendo con ironia ai tanti attacchi nei suoi confronti. Tuttavia i commenti da parte dei “giudiconi”, come li chiama lei nella canzone, non finiscono mai. Allora lei si è difesa a modo suo.

Aurora Ramazzotti canzone rap

Aurora Ramazzotti contro gli haters su Tik Tok

Quello adottato da Aurora Ramazzotti è indubbiamente un modo ironico e insolito per rispondere a tutti coloro che, da sempre sui social, le dicono “se non ti chiamassi Ramazzotti di cognome non ti cag**rebbe nessuno”. La conduttrice e influencer, ha spiegato il suo punto di vista, sostenendo che in Italia ci sia “un problema culturale” nei confronti di tutti coloro che, intraprendono una carriera simile a quella dei genitori, che siano avvocati, cantanti, attori, commercialisti, giornalisti ecc.

Aurora ha quindi spiegato che, a parer suo, c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato. “Se io non mi chiamassi Ramazzotti chissà chi c…o sarei! Ma poi c’è tutto un problema culturale in Italia. Scommetto che non rompono solo a me, rompono anche a figli di avvocati, medici e altri. L’altro giorno avevo scritto un testo perché volevo parlarne ma poi rileggendolo mi sono cadute le palle leggendo le mie parole, quindi ho deciso di scrivere un rap”, ha detto la ragazza, prima di cantare.

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Aurora Ramazzotti si sfoga con una canzone rap

“Se non facessi Ramazzotti di cognome potrei essere un numero infinito di persone, talmente incalcolabile da non poterlo dire. Magari sarei un prete, un filo d’erba, un sasso”. E poi si scatena con chi l’attacca: “Magari non sarei proprio nessuno ma nella ruota delle probabilità c’è l’ipotesi che non mi rompereste il ca… Se non facessi Ramazzotti di cognome vorrei vivere in un Paese molto meno giudicone”.

E poi si racconta: “Sono cresciuta dietro un palco, un copione, lo spettacolo mi scorre nelle vene, alla fine sceglie il pubblico non c’è gene che tiene, tranquilli. Io farò sempre Ramazzotti di cognome, se avessi scelto di essere migliaia di persone non sarei stata fedele a chi sono veramente e per cosa? Per darla vinta a chi mi invidia solamente. No! Il paragone non si fa, ma in generale non giudicarmi: qua non siamo in tribunale. Io non chiedo tanto. Della fortuna che mi è stata data io ne prendo atto e ne sono grata. Ma non dimenticare che dietro ogni facciata c’è una storia che non sai e che va rispettata”.

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