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Giancarlo Magalli, i sintomi della malattia che l’ha colpito: fate attenzione

Giancarlo Magalli sintomi malattia

Personaggi tv. Giancarlo Magalli, i sintomi della malattia che l’ha colpito. Classe 1947, Giancarlo Magalli è un autore televisivo, conduttore televisivo e attore italiano. È autore di molte trasmissioni televisive, a partire dal famoso Non stop, programma che lanciò tanti nuovi talenti nel 1977. Ha scritto anche Drim (1980), Patatrac (1981), Pronto, Raffaella? (1983) e Pronto, chi gioca? (1985-1987). Sono suoi anche i programmi: Sotto le stelle, Galassia 2, Lady Magic e Tutto compreso. Come attore cinematografico ha recitato nei film Nerone, Scherzi da prete, Liquirizia, L’imbranato, Ciao marziano, La gatta da pelare, Sturmtruppen II, Uccelli d’Italia, Ho vinto la lotteria di capodanno, 18 anni dopo e La piccola fiammiferaia. Dal 1991 al 2021 ha condotto su Rai 2 il programma I fatti vostri, diretto da Michele Guardì. Infine, è stato anche la voce narrante de Il Collegio. Ora il noto conduttore ha dovuto lottare contro una brutta malattia, ma ne è uscito vincitore. (Continua a leggere dopo la foto)

Giancarlo Magalli
Giancarlo Magalli

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Giancarlo Magalli, i sintomi della malattia che l’ha colpito

Dimagrito e provato, ma sempre con il guizzo ironico in tasca. Giancarlo Magalli si è riaffacciato in pubblico dopo aver superato la malattia, un linfoma alla zona della milza, e ha raccontato il suo ultimo terribile anno davanti alle telecamere di Verissimo su Canale 5. Il conduttore ha dichiarato: «Oggi sto bene, ma ho perso 24 chili. Questo è quello che resta di me… Adesso in tanti diranno: ah ecco perché non si vedeva più, ecco perché ha quella faccia smagrita e smunta». Tutto era cominciato con un’infezione e febbre alta, quindi la diagnosi di un linfoma: «Un tumore. Ma per fortuna il linfoma appartiene a una categoria di tumori che ha una buona caratteristica: si può curare. Me l’hanno detto subito: la terapia si fa per qualche mese, si fa la chemioterapia e in effetti ora il tumore è scomparso. Sono guarito, ho riperso a fare le normali attività. Mi sto solo sottoponendo a un’ultimissima cura, molto leggera e breve, diciamo una rifinitura».

Accanto a lui sempre le due figlie: «Appena hanno scoperto il linfoma i medici hanno detto: se si cura guarisce; se non si cura tra due mesi muore. Per fortuna a me l’hanno tenuto nascosto. Loro erano terrorizzate. Oggi sto bene, non ho problemi a mangiare, a dormire, a camminare. Non speravo di poter arrivare tutto sommato così velocemente a una conclusione positiva. Di me si preoccupavano anche le loro mamme, tutte e due separate da me. Devo ammettere che ho avuto due divorzi da manuale: nessun litigio, niente avvocati né ferri corti. La seconda moglie mi ha sostituito con il cane… Ho anche buoni rapporti con i loro attuali compagni: ci vediamo, usciamo insieme. Altro che allargata, siamo una famiglia spalancata». (Continua a leggere dopo la foto)

Giancarlo Magalli malattia
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Cos’è un linfoma alla milza

Il linfoma marginale splenico o linfoma splenico della zona marginale è un tipo di linfoma non-Hodkin piuttosto raro. Si tratta di un tumore maligno che colpisce gli organi del sistema linfatico (in particolare la milza). Si sviluppa a partire dai linfociti di tipo B – un particolare tipo di globuli bianchi – ed è caratterizzato da un’evoluzione piuttosto lenta”. Come riportato da Open, “questo tipo di linfoma è legato alla proliferazione incontrollata dei linfociti. Non ci sono ancora certezze sulle cause. Ma alcuni fattori di rischio sono proprio le infezioni come l’epatite C e il virus di Epstein-Barr e alcune malattie autoimmuni. Di solito la percentuale di linfoma marginale splenico rappresenta l’1% dei linfomi. Il paziente tipico ha di solito più di 50 anni. Le cellulare tumorali invadono la zona mantellare e poi la polpa rossa della milza. Non sempre richiede un trattamento aggressivo. Succede quando non provoca disturbi evidenti. La terapia dipende dalle condizioni di salute e dall’età del paziente. Nella maggior parte dei casi il trattamento di riferimento consiste nella rimozione della milza (splenectomia), talvolta associata a cicli di chemioterapia e radioterapia”.

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