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Orrore al “Tg2”, scatta subito l’allarme: ecco cos’hanno trovato dentro l’ascensore

Orrore al Tg2, all’interno di uno degli ascensori è stato rinvenuto un simbolo decisamente particolare che ha riportato alla memoria dei fatti tragici. Immediatamente è scattato l’allarme e la notizia ha provocato i brividi. Di che cosa si tratta? Una stella a cinque punte. Il simbolo delle Brigate rosse è stato trovato proprio durante un momento in cui la seconda rete Rai è al centro dell’attenzione. Infatti, sono state tantissime le critiche ricevute dal direttore Gennaro Sangiuliano dopo la diffusione della notizia della sua presenza alla tre giorni a Milano di Fratelli d’Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

Orrore al “Tg2”, scatta subito l’allarme: ecco cos’hanno trovato dentro l’ascensore

Una stella a cinque punte, simbolo delle Brigate rosse, è stata rinvenuta nell’ascensore degli studi del Tg2. Come riportato da TvBlog e ripreso da Libero, a trovare questo particolare simbolo, nel pomeriggio di sabato 7 maggio 2022, sarebbe stata una giornalista del Tg2 che ha prontamente denunciato ai colleghi quanto visto. Immediato l’intervento della Digos e della Polizia Scientifica, che hanno svolto tutti i rilievi necessari sul posto. Una volta diffusa la notizia è arrivata la condanna da parte della politica.

La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dichiarato: “Solidarietà al direttore Gennnaro Sangiuliano e a tutta la redazione del Tg2 Rai, dove è stato ritrovato un simbolo delle Brigate rosse. Un gesto intimidatorio vergognoso e inaccettabile”. Poi, ad esempio, Matteo Salvini ha aggiunto: “Nessuno spazio al fanatismo e all’intimidazione dei giornalisti, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo: le voci fuori dal coro vengono censurate, attaccate, intimidite”. Infine Carlo Calenda ha parlato di “vergognose intimidazioni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Cosa sono le Brigate Rosse

Come si può leggere sulla Treccani, le Brigate Rosse sono “un’organizzazione terroristica eversiva di estrema sinistra attiva in Italia dai primi anni 1970. Il periodo di massima risonanza si colloca tra il 1974 e il 1980, quando l’organizzazione, articolata in ‘cellule’ e ‘colonne’ regionali coordinate da una Direzione strategica, lanciò il cosiddetto ‘attacco al cuore dello Stato’, con l’uccisione, il ferimento o il rapimento di politici, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, industriali, dirigenti di fabbrica, sindacalisti. L’azione più clamorosa fu il rapimento e l’assassinio del leader democristiano A. Moro (1978). […] Alla fine degli anni ’80 le BR erano in sostanza estinte, anche se la sigla terroristica tentò una ripresa negli anni successivi e alcuni arresti siano stati ancora eseguiti nel 2007 di presunti militanti delle Nuove BR, una sigla, peraltro, generica con cui si tende a denominare organizzazioni eversive nate dopo la divisione interna e lo sradicamento delle BR”.

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