Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Platinette di nuovo in ospedale: il motivo

L’approccio lucido alla vita… e alla morte

La malattia ha reso Mauro Coruzzi ancora più consapevole e diretto. Nella stessa intervista aveva parlato anche della sua visione sulla morte, con un tono asciutto e realistico: «Non essendo credente, per me la morte è la fine di tutto: voglio essere cremato».

Dopo il primo ictus, ha raccontato di aver scritto il testamento, mettendo ordine nelle sue volontà con lucidità. «Da quel punto di vista è tutto sistemato», aveva spiegato. Parole che riflettono un rapporto maturo con la fragilità, ma che non cancellano il desiderio di vivere pienamente il presente, con tutte le sue difficoltà.

Leggi anche: “C’erano tante incertezze”. Stefano De Martino, non si era mai saputo prima d’ora

Il messaggio silenzioso che vale più di mille parole

Il post pubblicato da Platinette è, nella sua essenzialità, un messaggio potente. Nessun racconto dettagliato, nessuna drammatizzazione. Solo un’immagine semplice, che comunica più di molte parole: un foglietto scritto a mano, un bicchiere d’acqua, e la consapevolezza di ciò che sta per affrontare.

Una scelta di dignità e trasparenza, che si allinea al tono con cui da sempre Mauro Coruzzi affronta il racconto pubblico della sua vita: senza filtri, ma con grazia. Oggi, la sua battaglia continua, fatta di piccoli passi, nuovi interventi e la speranza, condivisa con il suo pubblico, di tornare a vivere con il corpo e con l’anima.

Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure